Direi che hai colto nel segno e che hai usato un esempio di riferimento molto appropriato.
Del resto è inutile continuare a chiedere se la Compagnia lo sa; lo sa eccome. Se nonostante tutto nel 2014 Costa Crociere ha registrato un incremento del 2 % del numero di passeggeri e di 3,2 punti per quanto riguarda il fatturato, con uno share di mercato sul comparto crocieristico italiano pari a circa il 60,5 per cento (dati forniti dal Direttore vendite e marketing Italia di Costa, Carlo Schiavon), le scelte commerciali, molte delle quali nemmeno io condivido, non son poi così "sbagliate". Se poi si considera che Costa e Carnival sono il punto di forza del Gruppo, forse, per ora, va bene così.
Aziendalmente parlando, il tuo discorso è oggettivo e non fa una grinza. Sopratutto se guardiamo ai numeri dal punto di vista dell'utile più che del fatturato e del numero passeggeri.
Però sono dell'idea che le cose vadano viste nella loro completezza.
Tutte le compagnie mass hanno fatturati e passeggeri in crescita. Vuol dire che IL mercato è in crescita. Ed allora non basta dire che Costa cresce del 2%. Perchè se ad esempio MSC cresce del 4% e tutto il mercato cresce del 3%, la chiave di lettura sul 2% di Costa cambia totalmente. Perchè vorrebbe dire che Costa sta perdendo quote di mercato.
Costa ha uno share pari al 60.5 % sul mercato italiano. Perfetto. Ma quanto era l'anno scorso? E due anni prima? E tre anni fa? Perchè se fosse in calo, il dato da positivo diventerebbe estremamente negativo. I trend e le comparazioni danno una visione più ampia del contesto. Possono rovesciare le chiavi di lettura.
MSC è diventato il primo brand europeo per numero di passeggeri. Prima lo scettro era di Costa. E' così vero che le scelte commerciali sono state così premianti? Forse con scelte diverse Costa sarebbe ancora leader.
E quanto pesa lo sviluppo del mercato asiatico su quel 2%? Mercato con pochissimi operatori nel 2014, con scelte commerciali totalmente differenti, con crescite vertiginose in un contesto di sostanziale duopolio.
E se quel 2% fosse frutto di una media ponderata tra un -3% sui mercati tradizionali e un +40% sul mercato cinese....potremmo fare le stesse considerazioni positive?
Dal lato dell'utile il successo aziendale è ancor più evidente ed oggettivo. La % di redditività di Carnival (con un importante contributo di Costa) cresce di otto volte nel 2015 rispetto a quella di qualche concorrente (il calo del prezzo del petrolio lo considero un vantaggio per tutte).
Bene, sulle spalle di chi pesa questa sproporzione rispetto alle altre? Tagli...a scapito del cliente. Che siamo noi.
Essendo questo un forum di crocieristi, credo che queste politiche sia giusto evidenziarle.
Se mi trovassi in un forum di Financial Controller scriverei ovviamente altre cose
I miei sono solo spunti di riflessione per evidenziare il fatto che i numeri possono nascondere verità differenti a seconda della prospettiva di osservazione.....
