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Ex France ad Alang

Rodolfo

Super Moderatore
Il destino dell'ex France, già Blu Lady e Norway, sta per compiersi. La Corte Suprema Indiana ha deciso che il transatlantico potrà essere demolito, nonostante l'ammissione della presenza a bordo di amianto. E, se ancora controverso, a bordo si potrebbe trovare anche una non trascurabile quantità di materiale radioattivo, presente sugli oltre 5000 rivelatori antincendio disseminati sulla nave. E quindi nonostante petizioni, ricorsi, appelli al rispetto delle leggi internazionali, movimenti ecologisti, la nave, attualmente alla fonda in acque indiane, sarà arenata sulle ormai famose spiagge di Alang.
 
Re: Ex France ad Alang

Che tristezza apprendere certe notizie!
Non vorrei essere frainteso e non ho neanche la competenza per poter dire che si poteva bonificarla ma quando una vecchia signora se ne va come non essere tristi?
Io ne farei tanti musei....
 
Re: Ex France ad Alang

e per entrare in un museo come quello daresti in dotazione una tuta antiatomica???
 
Re: Ex France ad Alang

VIA LIBERA ALLO SMANTELLAMENTO DELLA BLUE LADY AD ALANG, NONOSTANTE L'AMIANTO
Demolizioni navali, in India l'Odissea dei poveri
Gli operai non si fermano: "Meglio morire per le sostanze tossiche che di fame"
Dopo un anno di controversie, la nave da crociera Blue Lady (ex France, ex Norway) verrà smantellata ad Alang, il più grande porto di demolizione indiano, sorto a partire dagli anni Ottanta nella regione del Gujarat, al confine con il Pakistan.
Secondo gli ambientalisti, la Blue Lady avrebbe a bordo 900 tonnellate di amianto e anche del materiale radioattivo, contenuto nei 5500 rilevatori di fumo sparsi per la nave.
La Corte Suprema di Nuova Delhi ha tuttavia autorizzato lo smantellamento, considerando che sullo scafo della Blue Lady c'è già una falla: quindi non è comunque possibile spostarla dalla baia di Alang. In ogni caso, i giudici obbligano il cantiere a seguire con rigore tutte le procedure di sicurezza necessarie per eliminare i materiali tossici presenti sulla nave.
Secondo Greenpeace però, ad Alang non ci sono strutture adeguate per poter fare fronte alle richieste della Corte. Effettivamente, l'industria dello shipbreaking è povera, il lavoro di smantellamento è portato avanti da migliaia di operai mal equipaggiati, che ogni giorno si arrampicano sulle navi spiaggiate lungo la costa sabbiosa.
Tuttavia, sono gli stessi operai ad alzare le spalle: "Più che per le sostanze tossiche, io rischio di morire di fame" ha detto lapidario alla stampa Rafiq Sheikh, uno dei lavoratori del cantiere. Tra l'altro, Alang non va molto bene: dall'inizio del 2007 sono arrivate nella baia solo 50 piccole navi, contro le 300 unità dell'anno prima.
Non ci sarà insomma un'altra Clemenceau, la nave da guerra francese che proprio nel 2006 doveva essere smantellata ad Alang, ma che la Corte Suprema di Nuova Delhi rispedì al mittente, a causa dell'alta concentrazione di materiali tossici contenuti nelle sue strutture.
In India, la Corte Suprema può dare o meno il suo assenso alla demolizione di una nave in base alla Convenzione di Basilea, trattato internazionale che in estrema sintesi serve a regolare il movimento di rifiuti tossici da un Paese all'altro, limitando in particolare il flusso di questi rifiuti dai Paesi emergenti a quelli in via di sviluppo.
La Blue Lady ha una storia travagliata. Inaugurata nel '60 con il nome di France, per Charles De Gaulle doveva rappresentare la grandezza della Francia nel dopoguerra. Con i suoi 316 metri, è stata per lungo tempo la nave passeggeri più lunga del mondo, superata solo nel 2005 dalla Queen Mary II, lunga 345 metri.
Dal '62 al '74 il France ha collegato Le Havre con New York, coprendo in cinque giorni la distanza tra il Vecchio Continente e l'America. Ma proprio in quell'epoca i grandi liner, per quanto lussuosi e veloci, segnavano il passo a vantaggio del trasporto aereo: cominciavano a diventare una pesante perdita economica per lo Stato, gestore della French Line, la compagnia del France. La crisi petrolifera aggravò ulteriormente la situazione: negli ultimi viaggi, gli assetati motori a turbina venivano fatti girare più lentamente, per risparmiare carburante. Alla fine lo Stato decise di ritirala dal mercato. La protesta dell'equipaggio fu clamorosa: per un mese il France rimase bloccato all'imbocco del porto di Le Havre, sotto l'attenzione di tutti i media.
Il transatlantico rimase abbandonato a se stesso fino al 1980, quando Lauritz Kloster, proprietario della Norwegian Cruise Line (Ncl) decise di acquistarlo. Kloster ribattezzò la nave Norway e ne portò la stazza a 70.000 tonnellate: con i successivi ampliamenti, fino al 1995 è stata la più grande cruiseship del mondo. Tutto bene fino al '99, quando il Norway ebbe un primo problema tecnico ai motori entrando nel porto di Barcellona. Il giorno fatale arriva però a Miami nel 2003: un esplosione in sala macchine uccide sette membri dell'equipaggio e ne ferisce altri 17. I costi per le riparazioni sono troppo alti: nel 2005 l'operatore malese Star Cruise, che nel frattempo è diventato proprietario di Ncl, ribattezza la Norway in Blue Lady, e dopo averla trasferita a Port Klang, la vende a una società di shipbreaking di Alang.

Alberto Quarati (da L'Avvisatore Marittimo)
 
Re: Ex France ad Alang

Che tristezza, un altro mito dei mari sta per scomparire per sempre ! :evil:

Ho avuto la fortuna di vedere di persona la Norway in rada a St. Thomas nel dicembre del 2000. Sebbene fosse stata eclissata da colossi come Voyager of the Seas, Grand Princess e Costa Atlantica, la Norway era la nave più bella. Il suo pescaggio, anche a fronte di un porto vuoto, le avrebbe impedito di attraccare a Charlotte Amalie.

Regina delle navi di linea e regina delle navi da crociera. Se Kloster non avesse avuto quella geniale intuizione alla fine degli anni '70, lo sviluppo dell'industria crocieristica sarebbe stato molto più lento. Nel 1980, Norway a parte, le navi da crociera più grandi raggiungevano e pochissime volte superavano le 20.000 tonnellate !
 
Re: Ex France ad Alang

Non conosco la nave ma mi dispiace comunque. però non posso non pensare prima di tutto alla gente di Alang, vidi tempo fa un documentario e rimasi davvero sconvolto, per di più se sta nave è pure così pericolosa, non oso immaginare le conseguenze su quella povera gente dato che laggiù dubito siano molto avanzati quanto a misure di sicurezza...
 
Re: Ex France ad Alang

mi pare di capire che sto posto ,alang, è dove demoliscono le navi. ma dove si trova?? ma esistono foto di navi in fase di demolizione??
 
Re: Ex France ad Alang

persistenzaretiniKa ha detto:
mi pare di capire che sto posto ,alang, è dove demoliscono le navi. ma dove si trova?? ma esistono foto di navi in fase di demolizione??

si è una spiaggia in India (non so bene in che stato) dove le navi vengono spiaggiate e vengono smantellate praticamente mani nude, senza dotazioni di sicurezza e vi lavorano donne e uomini in condizioni di sicurezza e sanità praticamente inesistenti. comunque se cerchi con google trovi molte altre informazioni e pure delle foto....
 
Re: Ex France ad Alang

A340 ha detto:
persistenzaretiniKa ha detto:
mi pare di capire che sto posto ,alang, è dove demoliscono le navi. ma dove si trova?? ma esistono foto di navi in fase di demolizione??

si è una spiaggia in India (non so bene in che stato) dove le navi vengono spiaggiate e vengono smantellate praticamente mani nude, senza dotazioni di sicurezza e vi lavorano donne e uomini in condizioni di sicurezza e sanità praticamente inesistenti. comunque se cerchi con google trovi molte altre informazioni e pure delle foto....
si, questo è verissimo, lo sapevo anche io, ma tanto cosa importa alle compagnie?...l'importante è pagare il meno possibile e se dovesse morire qualcuno, pazienza tanto son tanti...ma per piacere...che vergogna! :evil:
 
Re: Ex France ad Alang

eh lo so, ma così è, credo che sia lo stesso motivo ideologico per cui un filippino bravissio al pino o a rappare non possa fare l'intrattenitore mai sia destinato a pulire moquettes. immaginatevi cosa succedesse se i filippini cominciassero a presentarsi come pianisti o cantanti
 
Re: Ex France ad Alang

persistenzaretiniKa ha detto:
eh lo so, ma così è, credo che sia lo stesso motivo ideologico per cui un filippino bravissio al pino o a rappare non possa fare l'intrattenitore mai sia destinato a pulire moquettes. immaginatevi cosa succedesse se i filippini cominciassero a presentarsi come pianisti o cantanti
già tutt'altra storia ma è verissimo anche questo, e poi si parla di società avanzata e non razzista!...se questa non è una forma di razzismo i maiali possono volare!
 
Re: Ex France ad Alang

E la conseguenza dello smantellamento della superba nave ha portato a questo:

29 gennaio 2009

Il transatlantico: all’asta le opere del “France”

Opere d’arte neoclassica e preziosi oggetti d’arredamento del dopo-guerra della leggendaria nave da crociera “France”, che in uno dei suoi viaggi fra l’Europa e l’America ospitò a bordo anche la Gioconda, saranno venduti a Parigi l’8 e il 9 febbraio.

All’asta, organizzata da Artcurial, andranno cinquecento pezzi storici che Jacques Dworczak, appassionato d’arte, ha salvato prima dello smantellamento della nave come l’affresco in lacca policroma che faceva da sfondo alla discesa dalla nave e la scultura di prua alta oltre tre metri.

Ma anche il pannello di controllo che monitorava le turbine d’acciaio e parte delle rampe della scalinata con le decorazioni dorate di Robert Pansart. Ad aver abbellito il “France” hanno concorso oltre 130 artisti, neoclassici e modernisti, come Andre Arbus, Maxime Old, Jean Pascaud e Pascal Dumond.

Andranno all’asta alcune creazioni degli anni Cinquanta e Sessanta: poltrone, tavoli e lampade da passerella - alcune a firma di artisti come Renou, Genisset e Micheline Willemetz - oltre alle composizioni in vetro di Max Ingrand e alle realizzazioni in metallo di Raymond Subes e Robert Pansart.

Inaugurata nel 1960, il “France” (poi “Norway”) entrò subito nella storia: a Saint-Nazaire salutò il suo primo viaggio il generale De Gaulle, consacrandola a simbolo di una Francia capace di rimettersi in pista dopo le macerie della seconda guerra mondiale.

Da quel momento il “France” è diventato ambasciatore dell’arte di vivere francese nel mondo. Il suo inarrestabile declino è iniziato nel 1974 con la fine delle sovvenzioni pubbliche. Venduta più volte, il gigante del mare ha finito i suoi giorni immobile nelle acque del golfo di Alang in India. Solo nel 2007 il suo smantellamento definitivo è stato approvato.

(da Shippingonline)
 
Re: Ex France ad Alang

Grazie Rodolfo dell´articolo.
Ho una foto d´un libro in cui si vede tutta la bellezza di questo transatlantico, in cui ritengo sia stato il miglior momento.

image0108sy0.jpg
 
Re: Ex France ad Alang

Chi ha scritto l'articolo sulle opere d'arte provenienti dalla Norway ex France dovrebbe ripassarsi l'ABC della Storia dell'Arte. Non si può parlare di artisti "neoclassici" in riferimento al Novecento, ma di artisti di ispirazione classica. Non si può parlare neanche di "Classicisti", in quanto questo termine è in uso per definire una categoria di artisti del Seicento Italiano, in prevalenza pittori.

Detto questo il fatto che sulla Norway fossero rimaste tante opere di pregio artistico la dice lunga sulla direzione che NCL ha preso con Star Cruises. Costa Crociere quando ha venduto o dismesso le sue navi... e parlo delle navi del passato non della ex Costa Tropicale... ha provveduto a conservare tutte le opere d'arte di maggior pregio delle sue navi, tra le quali le sculture create da famosi artisti del Novecento, magari spostandole a bordo di altre navi.
 
Re: Ex France ad Alang

Paolo, non me ne volere per aver postato l'articolo, ma sono ignorante in materia. :D :mrgreen: :D :mrgreen:
 
Re: Ex France ad Alang

Quanto inquinamento ci deve essere da quelle parti!!! Una attività che credo non sia regolamentata in alcun modo nè a tutela dell'ambiente nè, tantomeno, dell'uomo.
 
Re: Ex France ad Alang

Rodolfo ha detto:
Paolo, non me ne volere per aver postato l'articolo, ma sono ignorante in materia. :D :mrgreen: :D :mrgreen:

Ma ti pare ? :wink:

Anch'io avrei postato l'articolo nella stessa forma... per poi stroncare l'autore. :wink: :twisted:

In merito alla tua ultima osservazione sulla situazione ambientale ad Alang si può solo aggiungere che è l'Inferno dei Dannati in Terra. Gente al limite delle condizioni di sopravvivenza costretta a lavorare in condizioni indescrivibili. :evil:
 
Re: Ex France ad Alang

E' molto triste vedere queste immagini. E lo è doppiamente. Sia per la nave che muore, pensando alla sua vita, alle sue esperienze ed ai suoi viaggi, sia per il forte contrasto tra la vita vissuta all'interno della nave, fatta di lusso, spensieratezza e divertimento per i passeggeri, e quella che circonda adesso il vecchio scafo, fatta di povertà e miseria.
 
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