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Questo non mi piace.

Infatti alcune affermazioni dell'articolo non mi tornano: non penso che Royal Caribbean gli abbia dato credito, tantomeno che i debiti di gioco questo signore li abbia con la Compagnia. A bordo funziona (quasi) tutto con le carte di credito: evidentemente il crocierista avrà utilizzato tutto il credito che gli era stato concesso sulla o sulle sue carte di credito, che poi evidentemente avrà pensato di non onorarle lasciandole "allo scoperto"...
Quindi il problema (oltre che suo...) è della banca o del gestore delle Carte di credito.
Potrebbe darsi lui ha acquistato le fiches con la carta di credito ma poi la societa’ emittente della carta si e’ accorta che il cliente non aveva i fondi ed abbia bloccato il pagamento alla compagnia: non mi sembra che la carta di credito, a differenza del bancomat, rilevi la presenza dei fondi sul conto.
 
Questo è un articolo del Daily Mail.
Il tizio sembra fosse un truffatore "serio"
Oltre 14000 dollari in contanti e diversi documenti di identità.

"Gonzalez-Diaz was able to run from the port, but Customs and Border Patrol (CBP) agents caught him near the Puerto Rico Capitol Building and detained him at around 9:45am.

Officers found that the suspect was carrying a backpack filled with $14,600 in cash, a handbag, two cell phones and five different identification documents, the affidavit states."
 
Gli inglesi da sempre scommettono su TUTTO, molto più di noi: per loro è un gioco come un altro, quasi uno sport nazionale. Le scommesse le avranno aggiunte per questo?

Scusate però, ma perché tanta indignazione solo per l'aggiunta delle scommesse?
Che forse la roulette, le slot, il bingo (già tombola da qualche secolo), il poker - che ci sono sempre stati - sarebbero più etici?
Il gioco d'azzardo sulle navi è sempre esistito: se uno si voleva rovinare lo faceva comunque, anche senza scommesse.
Allora o si decide che il gioco d'azzardo va abolito OVUNQUE per legge, o indignarsi per uno sì e l'altro no non ha nessun senso.
Non parliamo poi dei "poveri giovani virgulti traviati": intanto fino alla maggiore età (ovvero da adulti) non possono giocare, ma direi che molti di loro siano già abbastanza traviati per conto loro, da pessime famiglie e da ambienti social tossici almeno quanto un casinò.

Io non gioco e dei casinò non so che farmene, ma sopporto male il perbenismo ipocrita.
 
Gli inglesi da sempre scommettono su TUTTO, molto più di noi: per loro è un gioco come un altro, quasi uno sport nazionale. Le scommesse le avranno aggiunte per questo?

Scusate però, ma perché tanta indignazione solo per l'aggiunta delle scommesse?
Che forse la roulette, le slot, il bingo (già tombola da qualche secolo), il poker - che ci sono sempre stati - sarebbero più etici?
Il gioco d'azzardo sulle navi è sempre esistito: se uno si voleva rovinare lo faceva comunque, anche senza scommesse.
Allora o si decide che il gioco d'azzardo va abolito OVUNQUE per legge, o indignarsi per uno sì e l'altro no non ha nessun senso.
Non parliamo poi dei "poveri giovani virgulti traviati": intanto fino alla maggiore età (ovvero da adulti) non possono giocare, ma direi che molti di loro siano già abbastanza traviati per conto loro, da pessime famiglie e da ambienti social tossici almeno quanto un casinò.

Io non gioco e dei casinò non so che farmene, ma sopporto male il perbenismo ipocrita.
Buongiorno.
Personalmente, condividendo anche quanto esposto, ritengo l’aggiunta di un nuova opportunità di gioco d’azzardo la classica “goccia che fa traboccare il vaso”, principalmente per quelle situazioni in cui il casinò è obbligatoriamente zona di transito tra saloni.
 
Le scommesse aggiunte non sono altro che un altro business che si aggiunge. Ma vi siete accorti quanto sta spendendo MSC per "allargare i suoi possedimenti"? Figuratevi se leggono di qualche "studio" che promette alti guadagni extra aggiungendo solamente un punto scommesse sulle navi, per loro è musica. Con costo quasi zero, i molti ricavi andranno in gran parte nelle loro casse ( perché tanto di vincitori, come al solito ce ne saranno pochi, ma di polli da spennare ulteriormente, sarà sempre pieno). Non per nulla la "malavita" se è sempre stata in primafila nel campo delle scommesse , un motivo ci sarà. Stupido chi gioca.
 
Per me è proprio una scelta sbagliata, come già esposto da altri il casinò è una zona di transito per tutti su molte navi. Fare una scommessa è molto più immediato e se vogliamo semplice che giocare ad una macchinetta. Mi sembra proprio una scelta sbagliata e diseducativa. Ad una compagnia dovrebbe interessare anche il bene e l’educazione anche dei passeggeri più piccoli, perché se non ci arrivano i genitori potrebbero almeno provare ad essere d’aiuto. A quanto pare contano solo i soldi…
 
Però, ribadisco di essere contrario alle scommesse in genere, ma tutti i giochi che ci circondano tutti i giorni, dovunque?
I Gratta e Vinci non sono un gioco d'azzardo, con il quale più di qualcuno si è rovinato? È educativo nei confronti dei minori?
Il Lotto, il SuperEnalotto la vecchia schedina del Totocalcio? Tutti giochi abituali, forse non ci si fa caso, ma non son tutti delle "scommesse". Si punta una somma di denaro su di un risultato che si spera vincente.
Anche il Bingo alla fine lo è quando si puntano dei soldi sperando nel risultato.
E praticamente tutti i giochi alla fine sono di lucro per chi li gestisce, altrimenti non esisterebbero.
 
Oltre alle vostre osservazioni, tutte corrette in linea di principio, il discorso su questi argomenti è lungo e complesso.
Si parte dalla libertà personale, che è sacrosanta (sempre se finisce quando inizia quella di chi ci sta accanto), e si va avanti fino a quanto le istituzioni dovrebbero "educare" il cittadino.

Cosa voglio dire con questo? Mi ricordo un mio bravo docente ai corsi di aggiornamento al lavoro, diceva: "E' la misura che fa la patologia". In sostanza: nell'esempio di Rodolfo, la vecchia schedina del Totocalcio, di poche lire, se giocata non portava vizio o rovina allo scommettitore; se invece veniva intaccato il risparmio della famiglia, il discorso era diverso. Un bicchiere di vino? Non fa male, se però ne bevo un litro al giorno mi viene la cirrosi epatica, o peggio.

Nel mio piccolo, mi piace la roulette; non vado però mai ai casinò nelle località, gioco solo in crociera, e con un misuratissimo budget giornaliero. Preferisco giocare e divertirmi con 30 euro a serata, piuttosto che spenderli in un ristorante tematico o in bevande all inclusive. Non penso che per questo io sfiori la patologia del gioco d'azzardo, o mi debbano venire scrupoli per comportamenti sconvenienti e di principi diseducativi. E' un mio autocontrollo, e so bene che purtroppo invece diverse persone esagerano, e lì entra la patologia.

Vogliamo parlare del fumo? Lo Stato produce le sigarette, le vende in monopolio e guadagna, o meglio guadagnava, fior di quattrini. Dovrebbe in teoria tutelare la salute dei suoi cittadini... Che ipocrisia! Negli ultimi decenni fortunatamente si è capito quanto il fumo faccia male, e la produzione e consumo di sigarette si è ridotta di molto, ma il concetto è lo stesso, e il principio della misura che fa la patologia è ancora più veritiero...
 
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D'accordo Gabriele se sei in *possesso" dell'autocontrollo il tutto è risolto e si riduce in un semplice gioco.
Qualcuno non ci crederà, e lo scommetto(scommessa :D:D ma fine a sé stessa) non ho mai comperato un gratta e vinci, sostenendo che i soldi vinti son quelli non giocati.
 
Però, ribadisco di essere contrario alle scommesse in genere, ma tutti i giochi che ci circondano tutti i giorni, dovunque?
I Gratta e Vinci non sono un gioco d'azzardo, con il quale più di qualcuno si è rovinato? È educativo nei confronti dei minori?
Il Lotto, il SuperEnalotto la vecchia schedina del Totocalcio? Tutti giochi abituali, forse non ci si fa caso, ma non son tutti delle "scommesse". Si punta una somma di denaro su di un risultato che si spera vincente.
Anche il Bingo alla fine lo è quando si puntano dei soldi sperando nel risultato.
E praticamente tutti i giochi alla fine sono di lucro per chi li gestisce, altrimenti non esisterebbero.
È proprio il proliferare da tutte le parti di questi giochi che personalmente mi infastidisce.
Che poi ci guadagni lo stato, il comune o un'azienda, cambia poco.
Quando sento in televisione "giocate responsabilmente" ma anche "bevete responsabilmente" mi viene il disgusto.
Ci sono da sempre persone che giocano al lotto un numero, o una serie, partendo dal principio che quel numero non "esce" da x settimane e confondono la statistica con la matematica. Statisticamente il numero dovrà uscire, matematicamente può uscire fi seguito cento volte o non uscire per 1000 anni. Ogni estrazione è un discorso a sé e si parte da zero.
De Crescenzo diceva: lasciare l'indirizzo alla fortuna, ma non più di quello, ovvero giocare il minimo.
Invece è un bombardamento di input per giocare, scommettere, provarci...sempre "responsabilmente o consapevolmente"
Si, forse è inutile indignazione, è vero quel che scrivi, di cosa dovremmo meravigliarci?
Forse è proprio l'impotenza che mi lascia perplesso e infastidito per la famosa goccia.
 
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