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In Egitto gia' molti anni fa', nelle escursioni da Alessandria al Cairo vi erano blindati leggeri a scortare i bus e molti militari, oltre a uno o due guardie armate a bordo di ogni pulmann.
Poi non capisco che sicurezza pretenderesti dagli equipaggi? Dal punto di vista delle attività marinaresche o che altro?
In Egitto gia' molti anni fa', nelle escursioni da Alessandria al Cairo vi erano blindati leggeri a scortare i bus e molti militari, oltre a uno o due guardie armate a bordo di ogni pulmann.
Ecco la forza della Marina Militare che sta per scendere in mare. Ma, una domanda, sempre noi? Non è un problema dell'intera Europa? Che tirino fuori le navi anche gli altri.
http://www.themeditelegraph.com/it/...-terrorismo-KHZKsbLsUHPZ6IYqfvMgsN/index.html
Sì, ma Egiziani però, non personale della nave.
Che c'entra? Sui bus dei turisti se non mi fido faccio salire chi voglio.
Al porto di Tripoli (Libia) ci sono militari americani armati, di guardia sulle banchine e scortano membri dell'equipaggio che devono scendere a terra.
Comunque vedo che il Marocco è ancora tra gli scali, quindi le compagnie aspettano il morto per prendere provvedimenti.
Concordo in pieno con te.. questa e gente nostra convertita a non so quale religione.. non l islam visto che hanno fatto non so quanti morti dentro un luogo di culto loro..Come lo è anche Atene. O ritieni che ad Atene non ci possa scappare il morto? Noto, ma potrei sbagliarmi, una certa ipocrisia nel considerare pericolosi solo gli scali del nord africa o comunque di paesi a religione musulmana. Vorrei ricordare che gli ultimi attentati in città europee sono stati effettuati da cittadini residenti in quel paese così com'è stato per l'attentato a Tunisi. Il fatto che i confini fisici siano distanti da regioni quali la Libia, la Siria o l'Iraq non mette a riparo le città europee da possibili attacchi che vengono dall'interno e non dall'esterno.
non mette a riparo le città europee da possibili attacchi che vengono dall'interno e non dall'esterno.
Come lo è anche Atene. O ritieni che ad Atene non ci possa scappare il morto? Noto, ma potrei sbagliarmi, una certa ipocrisia nel considerare pericolosi solo gli scali del nord africa o comunque di paesi a religione musulmana. Vorrei ricordare che gli ultimi attentati in città europee sono stati effettuati da cittadini residenti in quel paese così com'è stato per l'attentato a Tunisi. Il fatto che i confini fisici siano distanti da regioni quali la Libia, la Siria o l'Iraq non mette a riparo le città europee da possibili attacchi che vengono dall'interno e non dall'esterno.
dal 2001 il governo americano ha messo sotto contratto 3512 agenzie private per esercitare funzioni di sicurezza......fino all'agosto 2006 il dipartimento per la Sicurezza nazionale ha firmato più di 115.00 contratti di questo tipo. L'industria globale della "sicurezza interna", economicamente insignificante fino al 2001, è ora un settore da duecento miliardi di dollari di spesa pubblica, 545 dollari per famiglia
Si tratta, purtroppo, di una "guerra" non "convenzionale".
Comuque devo dire che leggendo le opinioni di questo come di altri thread devo purtroppo constatare che l'obiettivo dei colpevoli del massacro è stato raggiunto, la parola terrorismo non è infatti casuale, ci hanno terrorizzati e stiamo cercando scappatoie e soluzioni per farci sentire più al sicuro. Soluzioni più o meno praticabili, anche perchè proporla non costa nulla a parole. penso ad esempio a quello di mettere personale armato sui pulman delle escursioni, magari di agenzie private. Mi viene in mente quanto scritto nell'ultimo libro letto di Naomi klein:
In un giornale on line non ricordo quale diceva che questi monitoravano le navi da crociera a tunisi.. questo che vuol dire?? Secondo me il bersaglio erano proprio i turisti occidentali senno sparavano in un altro posto..
Comuque devo dire che leggendo le opinioni di questo come di altri thread devo purtroppo constatare che l'obiettivo dei colpevoli del massacro è stato raggiunto, la parola terrorismo non è infatti casuale, ci hanno terrorizzati e stiamo cercando scappatoie e soluzioni per farci sentire più al sicuro. Soluzioni più o meno praticabili, anche perchè proporla non costa nulla a parole. penso ad esempio a quello di mettere personale armato sui pulman delle escursioni, magari di agenzie private. Mi viene in mente quanto scritto nell'ultimo libro letto di Naomi klein: