• Benvenuto\a sul forum di Crocieristi.it, la più grande community italiana sulle crociere.

    Prendi confidenza con il forum leggendo le discussioni presenti, o ricerca l'argomento che più ti interessa attraverso l'apposito form. Per partecipare al forum è necessario registrarsi, ovviamente la registrazione è gratuita e non obbligatoria, non registrarti se per te non è davvero utile. Per eseguire eventuali cancellazioni il tempo previsto è di una settimana.

    Ricorda che il regolamento vieta l'uso di due o più nickname differenti relativi alla stessa persona. Se nel frattempo hai cambiato l'indirizzo e-mail di registrazione contattaci attraverso questo form e specifica il tuo problema assieme alla tua username, la tua vecchia e-mail ed il tuo nuovo indirizzo.

    Hai dimenticato la password? clicca qui

    Per qualsiasi problema TECNICO puoi contattare lo Staff attraverso questo form spiegando DETTAGLIATAMENTE il tuo problema
  • Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookie stessi.
  • Ospite, seguici anche sui social!
    Seguici su Facebook Seguici su Instagram Seguici su YouTube

  • Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!

  • Ciao Ospite e benvenuto su Crocieristi.it, siamo davvero felici di averti a bordo!

    ti invitiamo a leggere il regolamento per una migliore convivenza con gli altri utenti (clicca qui) mentre qui trovi qualche dritta sull'utilizzo del forum

    e poi... che ne dici di presentarti? Clicca qui per accedere alla sezione "Mi Presento" e presentati!

Il mio viaggio in Turchia

Il terzo giorno ci aspetta un lungo trasferimento in autobus verso l’Anatolia centrale interrotto dalla sosta ad Ankara per il pranzo e per la visita al Museo delle Civiltà Anatoliche.

Il museo è stato creato per volere di Ataturk ed è stato aperto al pubblico per la prima volta nel 1968 e nel 1997 ha ricevuto il premio come miglior museo d’Europa.

20250426_111206.webp

I reperti sono esposti in ordine cronologico e riguardano le popolazioni che si sono succedute in queste terre a partire dal Paleolitico.

Di questo antico periodo sono esposti alcuni manufatti in pietra e osso: punte di lance, asce rudimentali, ossa di animali e umane.

20250426_111350.webp


20250426_111409.webp

Nell’età Neolitica iniziarono i primi stanziamenti con l’inizio della agricoltura e della pastorizia. Sono stati ritrovati i resti di abitazioni circolari costruite in pietra che avevano l’accesso dall’alto forse per proteggersi dall’intrusione di animali o nemici. Di questo periodo sono anche bassorilievi e dipinti rupestri che qui sono o riprodotti (gli originali si trovano ancora nei siti di ritrovamento) o esposti.

20250426_111602.webp


20250426_111641.webp
 
Dai siti archeologici di Çatalhöyük e Hacılar provengono inoltre alcuni manufatti in argilla. Uno dei più preziosi è la statua in argilla della Dea Madre Kybele (divenuta poi Cibele per i Romani) risalente al 5700 a.C. La Dea della fertilità è rappresentata seduta su un trono mentre partorisce e ai due lati siedono due leoni. Si nota la differenza di colore della testa della Dea e di uno dei leoni: si tratta di parti ricostruite durante un intervento di restauro con materiale differente per rendere evidenti le parti non originali.


20250426_112451.webp

20250426_112408.webp

Sono state ritrovate molte statuette delle Dea Kybele segno che era particolarmente venerata.

20250426_112446.webp


Nel neolitico iniziarono ad essere fabbricate punte di lancia in ossidiana e qui ne sono esposte alcune decine.

20250426_112506.webp


Tra il 5000 a.C. e il 3000 a.C. si sviluppò ulteriormente la lavorazione della pietra e del rame e nel museo sono esposti diversi sigilli in pietra e statuette.

20250426_112658.webp
 
20250426_112708.webp

20250426_112546.webp

Nel periodo tra il 3000 e il 1950 a.C. iniziarono ad essere prodotti i primi manufatti in bronzo. Di quest’epoca sono esposti diversi manufatti tra cui i dischi solari, statuette a forma di cervo, oggetti in oro, statuette femminili.

20250426_112929.webp


20250426_112953.webp


20250426_113059.webp
 
Tra il 1950 e il 1750 a.C. in Anatolia vennero fondate diverse colonie commerciali Assire. E nel museo sono esposti diversi oggetti in ceramica dell’epoca: si tratta in molti casi di recipienti che potevano contenere acqua o altri liquidi, oppure di rappresentazioni di animali sacri che venivano utilizzati in cerimonie religiose.

20250426_112640.webp



20250426_112732.webp



20250426_112753.webp



20250426_112835.webp



20250426_113557.webp
 
Sono esposte anche alcune armi e da questa ascia si capisce come venivano prodotte colando il metalli fuso all’interno di una stampo in pietra.

20250426_114129.webp


20250426_114103.webp


Ma i reperti più interessanti sono le tavolette incise con la scrittura cuneiforme che gli Assiri portarono in Anatolia. Sono esposte decine di tavolette su cui si trovano scritti riguardanti scambi commerciali, contratti e “promesse” di pagamento. Alcune tavolette sono dotate anche di una sorta di busta in pietra.

La decifrazione della scrittura cuneiforme è stata possibile per la presenza su alcune tavolette del corrispondente testi in geroglifici egizi che già erano stati interpretati.

20250426_113753.webp





20250426_113807.webp


20250426_113908.webp
 
20250426_113930.webp


20250426_114019.webp


Si passa poi ai reperti Ittiti ( 1750 – 1200 a.C.). Qui si possono ammirare diverse statue in terracotta raffiguranti tori, il vaso İnandık che raffigura una cerimonia di matrimonio.

20250426_114426.webp


20250426_114237.webp



20250426_114255.webp
 
Infine il periodo dei Frigi di cui sono esposti mobili in legno intagliato e intarsiato, spille da abito incernierate, vasi rituali, raffigurazioni di animali come leoni, arieti e aquile e la statua della Dea Madre Kybele.

20250426_114647.webp


20250426_114715.webp


20250426_114827.webp


20250426_114753.webp


20250426_114803.webp
 
20250426_114755.webp


Nel vecchio bazar a 10 cupole sono ospitati rilievi e statue del periodo neo-ittita. Il tema della guerra è sottolineato nei rilievi con soldati e carri. Inoltre, sono rappresentati rilievi scavati nella roccia che ritraggono i sovrani ittiti, gli dei del pantheon ittita e statue di potenti animali come leoni e tori.

20250426_115626.webp



20250426_115628.webp




20250426_120206.webp


20250426_120636.webp
 
Lasciamo questo interessantissimo museo e riprendiamo il viaggio nella Anatolia centrale. Passando per il centro di Ankara vediamo la statua equestre di Ataturk dello scultore italiano Pietro Canonica (1927)

20250426_122726.webp


20250426_122759.webp


In un’altra piazza della città si trova quest’altro monumento che riproduce il disco solare di Hatti che avevamo appena visto nel museo.


20250426_123141.webp

Ben presto usciamo dalla città ed iniziamo ad addentrarci nelle zone più brulle dell’Anatolia: le colline, dapprima di un verde brillante, man mano diventano sempre più aride e rocciose.

20250426_143502.webp


20250426_143617.webp
 
Arriviamo al lago salato di Tuz Golu; è il secondo lago della Turchia per estensione e per buona parte dell’anno, a causa della evaporazione dell’acqua, si trasforma in una enorme distesa salata di 1500 metri quadrati. La sua profondità non supera mai 1-2 metri.

Nella stagione primaverile, fino agli inizi di maggio, il lago non è ancora completamente asciutto ma nelle zone più vicine alla costa inizia ad affiorare il sale.

La zona è molto frequentata anche dai turchi che vengono a camminare nel lago salato.


20250426_151548.webp


20250426_152158.webp


20250426_152205.webp



20250426_152510.webp



20250426_152552.webp
 
Incontriamo qui il primo cane con l’orecchino. Questo tipo di marca qui in Italia viene utilizzata come riconoscimento dei bovini e degli ovicaprini; qui in Turchia identifica i cani randagi che sono stati sterilizzati. Qui in Anatolia ne vedremo diversi. Vengono accuditi dalla popolazione che porta loro cibo, fornisce coperte e ripari. Si tratta quasi sempre di cani di grossa taglia, tutti molto simili a questo che ho fotografato ma tutti molto docili.


20250426_153032.webp





20250426_152020.webp


Durante il viaggio che riprende tra verdi colline, passiamo accanto al Caravanserraglio di Tepesi Delik Han; ma ci stiamo avvicinando alla Cappadocia e nei paesi che attraversiamo iniziano a comparire monumenti dedicati alla mongolfiera.

20250426_165154.webp


20250426_165954.webp


20250426_172836.webp


Continua....
 
Top