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Grandi disastri

amartoni

New member
Prendendo spunto dalla discussione sul Titanic, ho iniziato a cercare su internet quali siano stati i più grandi disastri della storia della navigazione (limitatamente al periodo successivo al 1900), ed ho scoperto cose da far impallidire....
La maggior parte sono eventi legati alle 2 guerre mondiali, ma questo non cambia il senso di questo discorso: sono morte migliaia di persone e io volevo ricordarle.
L'elenco è estremamente incompleto, ed i fatti sono trattati in maniera estremamente stringata, se qualcuno vuole integrare il discorso ben venga.

Wilhelm Gustloff
wilhelmg5.jpg
da http://www.feldgrau.com/wilhelmgustloff.html
La Wilhelm Gustloff era una nave da crociera tedesca, entrata in servizio nel 1937 e che era stata impiegata per crociere nel Nord Atlantico.
Con lo scoppio della guerra divenne fino al novembre 1940 nave ospedale ed da allora fino al gennaio 1945 nave caserma nella base navale tedesca di Gotenhafen nel mare del Nord.
Nel gennaio del 1945 venne riadattata al servizio per consentire lo sfollamento dei militari e delle popolazioni di lingua tedesca fuggenti dall'avanzata sovietica.
Secondo le più recenti ricerche la notte del 30 gennaio 1945 la nave imbarcava 173 uomini d'equipaggio, 162 feriti gravi, 373 membri delle unità femminili ausiliarie della marina, 918 ufficiali e marinai della base navale e 8956 rifugiati per la maggior parte donne e bambini per un totale di 10582 persone!
Tutte stipate su una nave progettata per portarne 1880.
Quando il 30 gennaio 1945 la nave lasciò la base di Gotenhafen le condizioni meteo erano critiche: vento forza 7, temperatura 10 gradi sottozero e nevicava, il mare era una glassa semi ghiacciata. In quelle condizioni un uomo in mare avrebbe avuto pochi istanti di sopravvivenza.
Nella notte, alle 21 e 30 ora locale, la nave venne avvistata dal sottomarino sovietico S13 del comandante Alexander Marinesko, e fu colpita da tre siluri.
Dopo 50 minuti la nave affondò trascinandosi dietro 9343 uomini, donne e bambini.
Per fortuna vicine c'erano molte navi tedesche che correndo il rischio di venire a loro volta silurate, riuscirono a salvare 1239 vite tra cui un bimbo di appena un mese di vita.
Fonti:
http://www.feldgrau.com/wilhelmgustloff.html
http://www.wilhelmgustloff.com/welcome.htm

RMS Empress of Ireland
empress_lastphoto.jpg
da http://www.northernatlanticdive.com/emp_report_main.htm
La Empress of Ireland partì da Quebec (Canada) alle 16 e 30 del 28 maggio 1914 alla volta di Liverpool.
Verso le 2.30 di notte del 29 maggio, nel tratto del fiume San Lorenzo davanti al villaggio di Pointe-au-Père, la nave incontra un banco di nebbia molto fitta.
In quella circostanza la nave entra in collisione con la nave norvegese Stordstad. I comandanti delle due navi si sono scambiate molte accuse, sta di fatto che non si è mai capita la vera dinamica dei fatti. Quel che è certo è che la Empress of Ireland venne colpita nella fiancata sinistra ed affondò in appena 14 minuti, portandosi dietro 1012 vittime nonostante la vicinanza della terra ferma.
Sono impressionanti le similitudini con il disastro dell'Andrea Doria.
Fonti:
http://en.wikipedia.org/wiki/Empress_of_Ireland

RMS Lusitania
lucyhome.jpg
da http://www.lusitania.net/
Da Wikipedia: "Nel 1915 la Germania, in guerra con la Gran Bretagna, aveva disposto un blocco navale attorno alle coste del paese nemico.

Gli Stati Uniti, all'epoca, erano neutrali e mentre il Lusitania era ancorato nel porto di New York, l'ambasciata tedesca fece pubblicare, a proprie spese, un avviso sulla stampa statunitense per avvertire gli americani di non imbarcarsi su quella nave, poiché qualora questa avesse forzato il blocco navale sarebbe stata affondata. Nonostante l'avviso, numerosi cittadini statunitensi, più o meno mille, si imbarcarono sul Lusitania.

Il 7 maggio del 1915 il sommergibile tedesco U-20 lanciò un siluro contro il Lusitania mentre la nave, dopo aver forzato il blocco imposto dai tedeschi, si trovava al largo delle coste dell'Irlanda. Dopo l'impatto, a distanza di pochi minuti, a bordo ci fu una seconda esplosione non dettata dal siluro lanciato dall' U-20: si suppose che il Lusitania trasportasse materiale di contrabbando quali esplosivi o altro materiale potenzialmente esplosivo, oggi sappiamo che il siluro colpì vicino ai depositi per il carbone, dentro i quali si era forse formata una miscela di aria e gas infiammabili che, in conseguenza dell'esplosione provocata dal siluro, esplose anch'essa. Il transatlantico colò a picco e poiché fu colpito vicino alle macchine, non fu possibile fermare i motori e calare le scialuppe. Morirono 1.198 persone; se ne salvarono 751.
"

HMS Hood
h60450.jpg
da http://www.history.navy.mil
Alla mezzanotte del 22 maggio 1941 HMS Hood salpa dal porto di Scapa Flow per intercettare la corazzata tedesca Bismarck
Questa e l'incrocatore pesante Prinz Eugen vennero intercettati nello Stretto di Danimarca dagli incrociatori Norfolk e Suffolk.
Sulla base di questa segnalazione la HMS Hood e la HMS Prince Of Wales attaccarono le navi tedesche alle 5.55 del 24 maggio 1941
Alle 6.01 parte una salva da 360mm dalla Bismarck, un proiettile sfonda lo scafo dell'Hood all'altezza del mast del radar e colpisce la santabarbara.
La Hood esplode e dei 1415 uomini d'equipaggio se ne sono salvati solo 3.
Fonti:
http://www.hmshood.com/
http://it.wikipedia.org/wiki/HMS_Hood_(51)#Le_cause_dell.27affondamento

Yamato
g704702.jpg
da http://www.history.navy.mil/
La Yamato è stata la più grande corazzata mai costruita.
Ammiraglia della flotta imperiale giapponese, prese parte a diverse battaglie della seconda guerra mondiale.
L'ultima operazione a cui fu comandata fu una missione suicida per proteggere l'isola di Okinawa: la nave avrebbe dovuto raggiungere l'isola, arenarsi nei suoi fondali e fungere da fortezza marittima inaffondabile con i suoi 9 cannoni da 460 mm (operazione Ten-Go).
La nave con le sua scorta lasciò il porto di Tokiuyama il pomeriggio del 6 aprile del 1945.
All'alba del 7 aprile 1945 il gruppo navale giapponese venne avvistato da due sottomarini americani che però non attaccarono, limitandosi a dare la posizione alle portaerei.
Verso mezzogiorno circa 400 aerei americani scatenarono un inferno di bombe e siluri sul gruppo navale nipponico.
La Yamato venne colpita complessivamente da 10 bombe e 13 siluri prima di esplodere.
g413914.jpg
L'esplosione della Yamato da http://www.history.navy.mil/
Morirono 2.375 uomini d'equipaggio e se ne salvarono 269
Fonte:
http://it.wikipedia.org/wiki/Yamato_(nave_da_battaglia)
 
Re: Grandi disastri

bravissimo, un gran lavorone
la Gustloff è quella di cui parlavano insieme al Titanic?
se è quella, da prove compiuterizzate e da accertamenti subacquei e non hanno potuto stabilire che gli occupanti della suddetta non erano i circa 10.000 cosi come si pensava ma trasportava all'incirca 16.000 persone, nel documentario hanno fatto vedere come dal numero di morti schiacciati ritrovati all'interno e dalla loro posizione nello scafo si è potuto risalire al numero esatto dei trasportati
 
Re: Grandi disastri

Ciao Amartoni

Complimenti per la ricerca, molto interessante anche i siti citati che non conoscevo, con bellissime foto interne di questa splendida nave che fu il, Wilhem Gustloff, construita da Hitler per il suo popolo.
Volevo aggiungere che l´evacuazione da parte dei tedeschi a fine guerra sono state terribile, perche si rischiava constantemente la vita.
Voglio anche ricordare una bellissima nave che fu una regina sulla rotta del Sudamerica la CAP ARCONA della Hamburg America Line affondata da aeri inglesi portandosi con se 5000 prigioneri.
Anche se fu una tragedia con non una quantitá minori di morti, rispetto alle due tedesche,un ricordo particolare in tempi di guerra a due bellissime navi nate per la Cosulich Line passate poi all´Italia flotte riunite, l´Oceania e Neptunia, portandosi con se 384 uomini Italiani, mentre erano in convoglio verso Tripoli.
Il ricordo mi viene perché l´altro giorno ho visto un bellissimo modellino di questa nave a Monfalcone
Giá che ci siamo, un episodio toccante perche sono stato con orgoglio soldato propio in quel periodo li dell´esercito Argentino, l´affondamento dell´incrociatore General Belgrano, che nel 1982 nella guerra delle Falklands, portó a picco 323 soldati Argentini, in un modo vergognoso da parte degli Inglesi, perche attaccato in una zona " esterna" al conflitto.

Tra le grandi tragedia una che mi ha colpito molto per essere capitata poco tempo fa e per il modo, é stata quella dell´ESTONIA, giá parlato in questo forum, portandosi con se sui mille morti, personalmente piú toccante del Titanic.

Un saluto.
 
Re: Grandi disastri

Per quanto riguarda il disastro della Empress of Ireland, la dinamica per certi versi fu sì assimilabile al Doria, una nave che sperona su di un fianco l'altra, solo che nel primo incidente la nave passeggeri sembra fosse con le macchine ferme, proprio perchè era incappata nel banco di nebbia, (probabile solo un moto di abbrivio o di deriva causato dalla corrente del fiume). In ogni caso il grave incidente fu la spinta per apportare delle modifiche alle strutture di prua delle navi .
A quel tempo le navi avevano la prua rigorosamente verticale, e non slanciata in avanti, per problemi di natura economica che penalizzavano appunto in termini di stazzatura lo "slancio prodiero".
Poiché la prua dello Stordstad causò danni ingentissimi allo scafo della Empress, procurando uno squarcio enorme, senza subire alcun danno, fu introdotta una modifica alla struttura di prua, su suggerimento di un ingegnere navale americano, certo Spanner, per renderla più deformabile e in grado quindi di dissipare in parte le enormi forze in gioco al momento dell'urto, la cosidetta "prua cedevole".
Negli anni a seguire, i vari registri navali, rivisitarono le regole di stazzatura, per cui lo "slancio di prora" non fu più considerato elemento penalizzante, e le prue cominciarono ad essere costruite con notevoli slanci in avanti, che oltre conferire una linea più piacevole allo scafo, erano in grado di "colpire" in prima battuta, in caso di collisione prua contro fianco, le parti meno vulnerabili, in genere al di sopra della linea di galleggiamento, della murata dell'altra nave coinvolta.
Da studi svolti in occasione di vari incidenti, è stato accertato che tale soluzione, ha più di una volta limitato i danni nelle collisioni.
Al giorno d'oggi, le nostre navi, hanno ancora uno "slancio di prua" notevole, però è intervenuto un altro elemento caratterizzante tutte le nuove costruzioni: il bulbo di prora. E come sapete questa appendice si protende alquanto appena sotto la linea di galleggiamento, quasi annullando i benefici che aveva portato lo "slancio di prua".
 
Re: Grandi disastri

Per quanto riguarda la Yamato fu mandata a morire in puro stile kamikaze: i giapponesi ritennero disonorevole che la nave più potente e moderna di cui disponevano rimanesse inutilizzata con il suo equipaggio al sicuro mentre i piloti si schiantavano per salvare il Giappone. Fu così mandata allo sbaraglio e affondata.

La Hood era un incrociatore pesante: una nave veloce con armamento pesante ma con una corazzatura troppo leggera. Il colpo delle Bismarck assolutamente preciso le fu fatale. Gli inglesi appena ne ebbero la possibilità restituirono pan per focaccia alla Bismarck attaccandola e colpendola con un accanimento superiore a quello realmente necessario (continuarono a colpirla mentre stava affondando e era ormai inerme). Il fato volle che se nello scontro con la Hood la precisione della mira fosse assolutamente perfetta nel suo scontro finale non riuscì invece a mettere a segno praticamente nessun colpo significativo.

Il Lusitania: fu pagata dall'ammiragliato Britannico come nave riconvertibile in incrociatore. Durante la prima guerra mondiale, soprattutto all'inizio molti sottomarini tedeschi furono affondati da navi "riconvertite"; prima di questo tipo di attacchi i sottomarini non affondavano direttamente le navi mercantili, prima facevano evacuare l'equipaggio. Ovviamante il comportamento britannico fece cambiare il modo di agire. Il giorno della sua partenza l'ambasciatore tedesco negli USA fece pubblicare un articolo in cui si avvertiva tutti i passegeri che il Lusitania era un possibile obiettivo militare. Furono presentati non uno ma due manifesti di carico uno "generico" il giorno della partenza e uno nei giorni seguenti che conteneva anche munizioni. Nonostante questo, fu il pretesto per l'entrata in guerra degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale.
 
Re: Grandi disastri

giant77 ha detto:
Il Lusitania: fu pagata dall'ammiragliato Britannico come nave riconvertibile in incrociatore. Durante la prima guerra mondiale, soprattutto all'inizio molti sottomarini tedeschi furono affondati da navi "riconvertite"; prima di questo tipo di attacchi i sottomarini non affondavano direttamente le navi mercantili, prima facevano evacuare l'equipaggio. Ovviamante il comportamento britannico fece cambiare il modo di agire. Il giorno della sua partenza l'ambasciatore tedesco negli USA fece pubblicare un articolo in cui si avvertiva tutti i passegeri che il Lusitania era un possibile obiettivo militare. Furono presentati non uno ma due manifesti di carico uno "generico" il giorno della partenza e uno nei giorni seguenti che conteneva anche munizioni. Nonostante questo, fu il pretesto per l'entrata in guerra degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale.
Con la conseguenza che le truppe americane furono decisive per sbloccare la situazione di stallo in cui versava la guerra. In particolare gli americani furono determinanti per contenere la controffensiva tedesca lungo la Marna, e da lì furono quel "di più" che fece evolvere il conflitto verso la vittoria alleata.
 
Re: Grandi disastri

Conte Rosso
020801.jpg
da http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=208

Il Conte Rosso era un bellissimo transatlantico della Società Anonima di Navigazione Lloyd Triestino, con sede a Trieste ed era entrato in servizio nel 1922.
Nel 1940 venne requisito dalla regia Marina Militare.
All'alba del 24 maggio 1941 salpava da Napoli diretto a Tripoli, lungo la rotta orientale sicula, più veloce ma più vicina a Malta e quindi più pericolosa, carico di truppe.
Con lui c'erano la Marco Polo, la Victoria e l'Esperia.
Il convoglio era scortato da 4 motosiluranti e da Messina anche da tre caccia torpediniere.
Alle 20.41, dieci miglia a levante di Capo Murro di Porco, circa in lat. 36°38' e long. 15°40', il Conte Rosso venne colpito da due siluri lanciati dal sommergibile inglese Upholder
La nave affondò in circa 15 minuti e si trascinò dietro 1297 morti. I superstiti furono 1432.
Fortunatamente la nafta fuoriuscita copiosamente dalle cisterne della nave non si incendiò, consentendo il salvataggio dei naufraghi
Altrettanto per fortuna quel tratto di mare era abbastanza temperato da consentire una lunga sopravvivenza in acqua, e la presenza delle altre navi e la vicinanza alla riva agevolarono il salvataggio.

Fonti:
http://web.tiscali.it/pmusilli/conte_rosso.htm
http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=208
 
Re: Grandi disastri

Sinceramente sul momento non ho in mente la lista, tra l'altro lunghissima, di navi affondate in guerra e cariche di profughi, gente disperata che sfuggiva da una realtà per andare a morire sul mare..

Vorrei però fare un discorso in controtendenza, ricordando che la marina italiana si è trovata a rimproverare i suoi comandanti (vedi Todaro se non sbaglio) perchè rischiavano la vita per soccorrere le persone dopo averle affondate con i sommergibili.
Anche l'operazione ad Alessandria d'Egitto, con i maiali (i siluri che erano in realtà trasportati da dei sommergibilisti) che affondarono tre navi inglesi fu caratterizzata dal fatto che gli italiani avvertirono gli inglesi dell'esplosione imminente salvando migliaia di vite..

http://www.regiamarina.net/xa_mas/alexa ... ria_it.htm

Gli Inglesi per contro stavano per lasciare i nostri a morire..

Invece parlando di disastri navali, conoscendo un pò di storia navale antica ho in mente diversi episodi, per lo più dovuti alla guerra, ma non solo, che purtroppo hanno segnato la fine di molte vite umane..

Salutoni
Manlio
 
Re: Grandi disastri

Il mio nonno affondato da un sommergibile alleato nel canale di Sicilia e sopravvissuto nelle gelide acque di dicembre grazie alla nafta che ricoprendo il corpo lo isolava.....
 
Re: Grandi disastri

Il mio nonno affondato da un sommergibile alleato nel canale di Sicilia e sopravvissuto nelle gelide acque di dicembre grazie alla nafta che ricoprendo il corpo lo isolava.....

Ciao Unochenaviga, in che nave era ?

Ciao Amartoni.

Il Conte Rosso, come il Conte Verde, Biancamano e Grande hanno iniziato la loro attivitá con la Lloyd Sabaudo, la compagnia che apparteneva al Re d´Italia. Nel 1932 Mussolini unificó le principali compagnie cambiando queste di nome.
Le navi che andavano in Estremo Oriente passarono alla LLoyd Triestino, tra queste il Conte Rosso e Verde.
Nei primi anni ´20 Conte Rosso e Verde erano famose sulla linea Brasile-Rio de la Plata.
 
Re: Grandi disastri

Cavolo... Unochenaviga

Ho sentito parlare della De Barbiano.Conosco bene anche il sito che hai messo.
Quella parte della storia di guerra della nostra marina, come la guerra, prime e seconda in Cadore, piace da morire
Allora per quello che ho capito sei di una famiglia di naviganti.
Che posto occupava il nonno su questa nave, e se puoi, potresti raccontare quello che lui ti disse di quel naufragio che personalmente mi interessa un mondo.

Un saluto
 
Re: Grandi disastri

unochenavigaverament ha detto:
Il mio nonno affondato da un sommergibile alleato nel canale di Sicilia e sopravvissuto nelle gelide acque di dicembre grazie alla nafta che ricoprendo il corpo lo isolava.....

Deve essere stata una esperienza tremenda..

Ricorda quella della persona che sopravisse al disastro del Titanic bevendo una marea di Rhum, l'alcol lo scaldò e fu tra i pochi a salire vivo su una barca salvandosi dal mare ghiacciato..

Però il Titanic è stato un disastro, questa è guerra.. ed andrei OT..

Salutoni
Manlio
 
Re: Grandi disastri

pmanlio ha detto:
unochenavigaverament ha detto:
Il mio nonno affondato da un sommergibile alleato nel canale di Sicilia e sopravvissuto nelle gelide acque di dicembre grazie alla nafta che ricoprendo il corpo lo isolava.....

Deve essere stata una esperienza tremenda..

Ricorda quella della persona che sopravisse al disastro del Titanic bevendo una marea di Rhum, l'alcol lo scaldò e fu tra i pochi a salire vivo su una barca salvandosi dal mare ghiacciato..

Però il Titanic è stato un disastro, questa è guerra.. ed andrei OT..

Salutoni
Manlio


Manlio non sono medico ma penso che questa sia una bufala. L'alcol e' un vasodilatatore e quindi aumenta la dispersione termica e diminuisce i tempi di sopravvivenza.....il senso di calore e' solo una sensazione ma e' altamente negativa.
Questo mi hanno sempre insegnato nei corsi di sopravvivenza e salvataggio
 
Re: Grandi disastri

tano ha detto:
Cavolo... Unochenaviga

Ho sentito parlare della De Barbiano.Conosco bene anche il sito che hai messo.
Quella parte della storia di guerra della nostra marina, come la guerra, prime e seconda in Cadore, piace da morire
Allora per quello che ho capito sei di una famiglia di naviganti.
Che posto occupava il nonno su questa nave, e se puoi, potresti raccontare quello che lui ti disse di quel naufragio che personalmente mi interessa un mondo.

Un saluto

Purtroppo ero troppo piccolo e nonno non amava parlare di questo. Mi e' rimasto impresso pero' che gli aerei alleati passavano e mitragliavano i mezzi di salvataggio e i naufraghi, nonno mi disse che lui era appeso fuori di una lancia a mare e un aereo mitragliando, li affondo' nuovamente e uccise un compagno vicino a lui.
Mio nonno era furiere, e era imbarcato solo per gli obblighi del militare.
 
Re: Grandi disastri

unochenavigaverament ha detto:
Manlio non sono medico ma penso che questa sia una bufala. L'alcol e' un vasodilatatore e quindi aumenta la dispersione termica e diminuisce i tempi di sopravvivenza.....il senso di calore e' solo una sensazione ma e' altamente negativa.
Questo mi hanno sempre insegnato nei corsi di sopravvivenza e salvataggio

Per la verità questo è quello che sapevo anche io, ma se non sbaglio l'ho letto nel sacro testo "Titanic La Storia Illustrata" di Ken Marshall, persona di grandissima affidabilità. Posso controllare (l'ho in casa) ma posso anche buttare giù una ipotesi..
Il tipo era un bel panzone, ed il grasso isola, magari senza alcol avrebbe retto un certo tempo, con l'alcol di meno, ma grazie alla pancia ha comunque rettop il tempo necessario dando il merito all'alcol..
Anche la percezione del tempo passato in acqua e degli eventi potrebbe essere stata alterata dall'aver bevuto..
Lui raccontava di essere sulla poppa della nave quando questa è affondata e di essersi ritrovato in acqua come se fosse sceso da un ascensore, e poi ha parlato di molto tempo prima che lo prendessero le scialuppe..

Purtroppo ero troppo piccolo e nonno non amava parlare di questo. Mi e' rimasto impresso pero' che gli aerei alleati passavano e mitragliavano i mezzi di salvataggio e i naufraghi, nonno mi disse che lui era appeso fuori di una lancia a mare e un aereo mitragliando, li affondo' nuovamente e uccise un compagno vicino a lui.

Per lo stesso motivo un mio zio e la sua compagnia volevano letteralmente massacrare un pilota alleato che erano riusciti a catturare dopo avergli abbattuto l'aereo..
Fu il comandante (non sò di che grado, ma li comandava lui) ad evitare questa violenza..
Sempre per questi odi più che per ideali o onori particolari molti, dopo l'armistizio, non volevano passare dalla nuova parte o lasciare le armi..
Va detto che anche gli italiani fecero cose simili in precedenza, in guerra nessuno è bianco o nero..

Salutoni
Manlio
 
Re: Grandi disastri

RMS Laconia
laconia.jpg
da http://www.cruiseshipviews.com/Cruise_S ... _1927.html
La storia del RMS Laconia è un esempio illuminante di quanto possa accadere in guerra.
La nave era salpata da Suez il 12 agosto 1942 e stava ritornando in Gran Bretagna facendo il periplo dell'Africa
Trasportava 136 uomini di equipaggio, 268 soldati inglesi, 160 soldati polacchi, 80 tra donne e bambini familiari dei militari, e soprattutto 1800 militari italiani fatti prigionieri in nord Africa.
Alle 22.22 del 12 settembre 1942, mentre era in navigazione tra l'isola di Ascensione e la Liberia, venne attaccata dal sottomarino tedesco U156 e colpita da due siluri.
I militari polacchi si rifiutarono di liberare i soldati italiani, e molti morirono per questo affogati.
Alcuni militari italiani riuscirono a forzare le porte e a liberarsi.
Dopo un'ora e mezza la nave affondò.
Il comandante del U156, non appena si accorse che tra i naufraghi c'erano dei civili, emerse e prestò soccorso. Quando capì che c'erano anche molti militari italiani mandò questo messaggio al quartier generale dei sommergibili a Berlino:
ersenkt von Hartenstein Brite "Laconia". Marinequadrat FF 7721 310 Grad. Leider mit 1500 italienischen Kriegsgefangenen. Bisher 90 gefischt. 157 cbm. 19 Aale, Passat 3, erbitte Befehle.
"affondato Britannico Laconia, quadrato 7721, 310 gradi. Purtroppo con 1500 prigionieri italiani. Fino ad ora 90 salvati. 157 metri cubi (di nafta). 19 siluri. Vento forza 3, attendo ordini".
L'ammiraglio Dönitz, capo di stato maggiore della marina, ordinò di prestare soccorso ai naufraghi ed inviò in appoggio i sommergibili U506 e U507 ed il sommergibile italiano Cappellini.
Anche alcune unità navali francesi salparono da Dakar per portare soccorso.
I 4 sommergibili caricarono quante più persone a bordo, e molte altre rimasero nelle scialuppe al traino. Per evitare di essere attaccati issarono la bandiera della croce rossa e trasmisero numerosi messaggi radio che stavano svolgendo una missione di soccorso.
Nonostante questo il 16 settembre furono avvistati da un bombardiere americano B24, che chiese al suo comando cosa fare e l'ordine fu di attaccare.
L'attacco comportò la perdita di ulteriori naufraghi e l'abbandono delle scialuppe da parte dei sommergibili, che si inabissarono.
Solo l'arrivo in aerea della navi francesi nel tardo pomeriggio di quel giorno pose fine a quella odissea ed al recupero dei naufraghi sopravvissuti, compresi quelli stipati sui sommergibili.
A seguito di quell'attacco del B24 l'ammiraglio Dönitz ordinò ai suoi sommergibili di non prestare più soccorso alle navi colpite, e questo ordine gli costò una condanna nel processo di Norimberga.
Morirono tra le 1600 e le 1800 persone, la maggior parte italiani.

Fonti:
http://en.wikipedia.org/wiki/Laconia_incident
http://digilander.libero.it/avantisavoi ... aconia.htm
http://cronologia.leonardo.it/battaglie/batta108.htm (anche se un po' troppo polemico)
 
Re: Grandi disastri


Cronologia ha un suo modo di interpretare gli eventi (qui scopri che Marco Aurelio era un guerrafondaio e Commodo un santo, idem Caligola e company), però è documentatissimo e merita una grande attenzione..

La storia che hai raccontato si commenta da sola, sensa maledire l'una o l'altra parte ma ricordando che questa è la normalità in guerra..

Salutoni
Manlio
 
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