Giorno 14 – St. Cruz de Tenerife
Siamo approdati a Tenerife prima dell’alba che scorgeremo comodamente dalla nave già in porto.
Ma che belle le luci dell’alba? Il porto è già in fermento per preparare le prime escursioni.
Tenerife si presenta come sempre maestosa, dandoci il buongiorno con la sua bellezza. Un’isola vulcanica con paesaggi davvero particolari, dove ogni scorcio è una cartolina.
Abbiamo inoltre in porto due navi, finalmente vedo anche un'altra nave da crociera oltre che noi (per quanto aumentino copiosamente il numero di turisti in contemporanea, mi piace tanto incrociarle nei viaggi). Appena dietro di noi sul molo “esterno” abbiamo la Arcadia. Difronte a noi, al molo principale sul terminal, abbiamo la Queen Victoria. Sono due bellissime navi che apprezzo molto, sorelle di una classe di navi che adoro e rimpiango tanto non averne in abbondanza in Costa…
Bando alle ciance, oggi ci attende un’escursione privata. Abbiamo ricontattato un signore che ha la sua agenzia turistica che già conoscevamo avendolo scelto già in passato. Si chiama John, guida turistica ufficiale ovviamente di Tenerife, ed oggi ci accompagnerà in un trekking nella Cañadas del Teide. Sarà un tour di una giornata intera, solo per noi due, con la sua piacevolissima compagnia. È un signore nato e cresciuto a Tenerife, di origini inglesi, con un perfetto British English che si fa ascoltare da solo. L’agenzia di sua proprietà *********. Per noi ormai è una garanzia su Tenerife di affidabilità, precisione, competenza e simpatia.
Il trekking odierno, per esser precisi, prevede il raggiungimento in auto delle “Mirador de La Ruleta” da dove inizieremo e concluderemo il trekking che seguirà il percorso “Los Roques de García”.
Come solito John ci invia le istruzioni precise su dove ci si vede e come recarci da ogni punto dei due moli, sempre preciso. Lo troveremo ad attenderci al solito con cappellino e ombrello verdi con un anticipo di mezz’ora, lui era già lì, ad attenderci col suo innato sorriso.
Il percorso in auto in andava passa velocissimo chiacchierando con John, che ormai è quasi un amico oltre che una guida. Ci aggiorniamo su come vanno le rispettive vite, e come sia cambiata Tenerife dal Covid in poi. L’ultima volta che siamo passati di qua, proprio con lui, era nel 2018 con la stessa nave (curioso…era proprio col Pacifica).
Il trekking che segue è abbastanza semplice MA richiede comunque una discreta capacità motoria, equilibrio, fiato e cuore. Non lo consiglierei mai a persone con problematiche di salute, per quanto sia solo una passeggiata senza arrampicata prevede comunque terreno sconnesso, tante salite e discese e pendenze “discrete” che richiedono un fisico sano.
Saranno delle bellissime ore spese tra rocce vulcaniche e quei paesaggi che amo con tutto il cuore. Ogni volta che passo da Tenerife torno ai piedi del Teide (o sul Teide), non resisto.
Il trekking sarà anche intervallato da una breve sosta “rifocillata” con panini, comodamente appoggiati a delle rocce su un mezzo dirupo con una vista davanti che mi fa brillare gli occhi.
Terminato il trekking il meteo si sta guastando, lo stava facendo minuto dopo minuto dal nostro arrivo (lo vedrete nelle foto) ma ci ha regalato una bellissima giornata con sole e temperature piacevoli, meraviglioso!
Di rientro ci fermiamo a prendere una birra tutti insieme e poi a fare due scatti in un punto panoramico conosciuto da John che prevede un breve tratto a piedi nella foresta, ma merita davvero tanto.
La giornata scorre così davvero rapida, facciamo rientro. Al solito è una garanzia su tutto, tempi compresi, che ci fa star davvero rilassati. Tiene sempre conto dei tempi con buffer giusti in caso di qualsiasi intoppo, io che tendo ad aver la mania del controllo sono riuscito a passare una giornata “senza pensieri”.
Di rientro troveremo in porto anche una nave militare italiana che non avevamo notato la mattina. Una piccola deviazione è dovuta per immortalarla da vicino.
E così si conclude, rapida, una meravigliosa giornata a Tenerife. Salutiamo John con affetto e speriamo di rivederlo prossimamente anche se è quasi alla pensione, ma ci ha anticipato come rimarrà comunque attivo fin quando possibile nell’agenzia che passa al figlio per fare da guida ai soli clienti affezionati.
Tornati a bordo ci godiamo la partenza con un’isola che viene “assalita” dal maltempo (il giorno successivo ci saranno piogge pesanti alle Canarie con allagamenti), l’abbiamo scampata per un pelo.
La sera al solito procede con il nostro classico a bordo. Tutto nella norma, col pensiero volto alle tante belle esperienze vissute finora in questo viaggio.
Ora ci attende un altro giorno in mare con direzione Lisbona.
Beh, seguiranno stavolta parecchie foto. Lo devo a questa zona vulcanica che porto nel cuore.
----ulteriori foto seguono separatamente ---