vladimir72
New member
La scienza è tale perchè si muove su ipotesi (che non sono oggettive volendo) ma anche su fatti sperimentali (che sono oggettivi eccome): la storia della teoria che è diversa dalla pratica rivendetela a chi la teoria non la sa..
grazie. hai espresso alla perfezione il mio pensiero in proposito, come a me non è evidentemente riuscito.
1) E' vero o no, come ho sentito, che anche nel gruppo più responsabilizzato ed adatto del mondo, sottoposto ad anni di stress, può succedere che si innesti un meccanismo simile? Una sorta di momento di 'pazzia' generalizzata?
Si. Qualsiasi misurazione non sarà mai esatta al 100%. Anche se misuri la lunghezza di un oggetto hai un intervallo di confidenza, seppur molto piccolo. Nel campo della psicometria questo intervallo è almeno del 20%. La possibilità di errore legata al fenomeno che descrivi ricade all'interno di questo intervallo. Per ovviare parzialmente al problema le valutazioni devono essere periodiche, ripetute frequentemente anche in assenza di eventi che facciano sospettare un cambiamento.
2) Ritieni che ci somministra i test li possa aver studiati appositamente per quella determinata attività o possa averne adattati altri?
non lo so, perchè non conosco le procedure specifiche. Vorrei però sottolineare che non esiste un accertamento che dia come risultato l'idoneità al comando in termini di si/no. Quello che si fa è di tracciare un profilo di personalità sulla base di esami applicabili in tutti i campi. A quel punto bisogna valutare se il profilo tracciato è compatibile con il comando o meno.
C'è un'altra questione cruciale: il problema della sensibilità e specificità di queste valutazioni è reale ed importante ed è quello che poi scatena la diffidenza/paranoia degli esaminati. Da questo punto di vista però bisogna tenere in considerazione che il caso di Schettino sembra veramente grossolano. Qui non stiamo parlando di sottigliezze o sfumature caratteriali che possono orientare il comportamento in un senso o nell'altro rispetto a decisioni di scarsa rilevanza. Qui stiamo parlando di uno che sembra abbia provato una bravata degna di un adolescente in crisi e poi sia fuggito con lucidità, dopo essere persino passato a riprendere qualche effetto personale. Insomma, non sappiamo se questi fatti verranno confermati ma è sulla base di questi che stiamo parlando. Mi rifiuto di pensare che una tale immaturità, dimostrata prima, durante e dopo l'incidente, possa passare inosservata di fronte a qualsiasi tipo di test attitudinale. L'unica spiegazione è che non siano stati fatti o non se ne sia tenuto conto.
V.