Siamo al 37° giorno del nostro viaggio e finiamo l’anno lasciando l’Isola di Pasqua…che dire di questa esperienza…per noi emozione, gioia, entusiasmo ed un po’ di commozione, nell’arrivarci ma anche nel partire!
E’ andato tutto bene, tempo e mare hanno concesso sbarchi relativamente veloci e semplici.
L’isola ha circa 7600 abitanti dei quali 7400 risiedono nella capitale Hanga Roa di fronte alla quale getta l’ancora la nave e vi e’ il porticciolo dove approdano i tender per lo sbarco
Nel cuore dell'immensità dell'Oceano Pacifico, a oltre 3.700 chilometri dalla costa cilena, questo remoto angolo di terra, conosciuto anche come Rapa Nui, è avvolto da leggende antiche e magia primordiale. Le sue origini e il suo fascino non sono solo geologici, ma anche mitologici, trasformandola in una delle meraviglie più enigmatiche e affascinanti del nostro pianeta.
In tempi antichi, secondo le leggende di Rapa Nui, l'isola fu scolpita dalle mani divine di Makemake, il dio creatore e signore del cielo. Si narra che l'isola fosse un frammento di cielo caduto sull'oceano, destinato a essere il regno degli dei e dei giganti. Le sue terre vulcaniche, modellate dal fuoco e dal tempo, sono il palcoscenico di una storia di culto e di meraviglia.
Al centro di questo regno leggendario si ergono i moai, colossali statue di pietra che scrutano l’orizzonte con espressioni enigmatiche. Si dice che queste figure imponenti siano state create dai leggendari scultori di Rapa Nui, dotati di un potere mistico per connettersi con gli spiriti degli antenati. Ogni moai rappresenta una figura sacra, un guardiano dell’isola che veglia sulle generazioni future.
Questi giganti di pietra, con le loro teste enormi e i corpi scolpiti con dettagli meticolosi, sono stati eretti in posizioni strategiche per proteggere i villaggi e garantire abbondanza e prosperità. Le loro facce, con occhi profondi e sguardi severi, sono testimoni di antiche credenze e rituali, e sembrano raccontare storie di un’epoca in cui gli uomini parlavano con gli dei.
L’isola è anche adornata con petroglyphi, antiche incisioni rupestri che narrano storie di battaglie, miti e riti sacri. Questi segni enigmatici sono le testimonianze tangibili di una cultura che comunicava con il soprannaturale attraverso simboli e forme scolpite nella roccia. La loro interpretazione rimane un mistero, alimentando il fascino e l’intrigo che circondano l’isola.
Inoltre, la danza e la musica di Rapa Nui sono pervase da ritmi e canti che risuonano con la forza ancestrale degli antenati. I balli, come il tradizionale Haka e le melodie di tamburi e cembali, evocano la potenza e il sacro legame tra la terra e il cielo.
Tra i rituali più affascinanti e misteriosi c’è il Tangata Manu, o la competizione dell’uomo-uccello, un evento sacro in cui le tribù si sfidavano per conquistare l’onore di essere il rappresentante del dio. Questa cerimonia, che si svolgeva su scogliere impervie e in riti di grande intensità, dimostrava il coraggio e la connessione spirituale degli abitanti con le forze naturali e divine.
L’Isola di Pasqua è circondata dall’immensità dell’oceano, un mare che, secondo le leggende, è popolato da creature mitologiche e spiriti marini. Le sue onde, che si infrangono dolcemente sulle spiagge vulcaniche, sembrano cantare canzoni di un tempo passato, di viaggi e di esplorazioni verso il confine del mondo conosciuto; è una terra di miti e meraviglie, dove il tempo sembra sospeso e la storia è scolpita nella pietra. I moai tessono una narrativa di culto, mistero e bellezza primordiale, il legame tra l’uomo e il divino si manifesta attraverso le statue silenziose e i racconti che continuano a echeggiare tra le onde dell’oceano e le stelle del cielo.
La lasciamo guardandoci indietro, i Moai di Ahu Akivi, gli unici con lo sguardo rivolto al mare verso ponente ci seguono con lo sguardo per vedere se abbiamo capito i misteri che li permeano, ma noi come nuovi Ulisse guardiamo avanti, lontano, verso isole non meno affascinanti!
Un luogo permeato da un alone di mistero e di leggenda che ti resta appiccicato addosso quando lo lasci!
Il primo giorno abbiamo preso un’escursione di circa 7 ore che ci ha portato a vedere i luoghi piu’ interessanti dell’Isola.
Approdati al piccolo porticciolo di Hanga Roa,
il bus, piccolo da 18/20 posti, inizia il viaggio che per noi rappresenta un’emozionante full immersion in questo luogo tanto affascinante quanto sconosciuto!
La prima tappa e’ ad Ahu Tahai, a pochissima distanza dalla citta’, che ci mostra i primi Moai, uno dei quali e’ unico perche’ ancora possiede gli occhi, occhi ricostruiti (corallo bianco e pupille di ossidiana), elemento fondamentale per il suo “risveglio” simbolico.


