capricorno
Super Moderatore
Da sempre i cammini di pellegrinaggio nell'antichità, sono stati considerati come luoghi di incontri, di transito di scambio di condivisione profonda dell'essere persona a fianco di altri compagni di viaggio.
La nostra Penisola e non solo, è solcata da molti cammini spirituali e antiche vie che oggi, come allora, ci conducono verso luoghi santi della cristianità. Antiche strade che giungevano d' Oltralpe , strade ben note nel Medioevo e forse anche prima, utilizzate per raggiungere Roma e le coste più lontane della Puglia per imbarcarsi poi verso la Terra Santa.
Chi di voi non conosce la Via Francigena, il Cammino di Assisi, il Cammino di Sant'Antonio quello di San Francesco, la Piccola Cassia e via via...si potrebbe continuare all'infinito.
Luoghi ancor oggi sentiti dai moderni pellegrini poichè il paesaggio, la naturale bellezza e la pace dei luoghi, ispirano ancora pace interiore. Luoghi dove molto spesso si celano dei piccoli gioielli architettonici, piccole Pievi, monasteri, Abbazie in cui ritrovare il fascino antico di luoghi di pace e di bellezza.
Lo scopo di questo post è portare alla luce i piccoli gioielli nascosti che si incontrano lungo il cammino su queste antiche vie del nostro territorio per poterci regalare nuovi spunti di visita.....spero che non resti deserta questa iniziativa e che altri arricchiscano con le loro esperienze, conoscenze questo post.
Ho avuto modo di visitare un luogo molto particolare che non sempre è accessibile alle visite. Vuoi per la mancanza di personale dedicato, in questo caso sono volontari che dedicano parte del loro tempo a tener aperta la struttura è a divulgarne la conoscenza; vuoi anche per la delicatezza delle strutture stese che per non essere compromesse vengono temporaneamente sospese alla visita.
Non molto lontano da Savona, quindi potrete considerarla come visita alternativa in uno scalo futuro, in un luogo molto importante e significativo nel passato, sorge una piccola Pieve medievale, che i recenti restauri ci hanno riconsegnato al suo antico splendore.
Protetto da una insenatura naturale, per secoli il piccolo borgo di Noli ha saputo mantenere in vita la Repubblica Marinara autonoma, protetta dalla potente Genova.
Tracce del glorioso passato della cittadina sono ancora visibili tra le viuzze strette, dominate dai resti dell'antica cinta muraria, con al culmine del monte che la sovrasta, le strutture di ciò che resta del Castello del monte Ursino ( visitabile)...è qui in questo borgo, che quasi nascosta sorge un piccolo gioiello di architettura romanica.
La Chiesa di San Paragorio.
Posta quasi a lato sul ponente del centro abitato moderno ma che in passato affacciava direttamente sul mare. Sorta su un' antica area cimiteriale, indagata durante gli ultimi decenni da scavi, che hanno restituito importanti testimonianze del suo passato, romano e medievale.
E' meravigliosa ancor prima di varcarne la soglia, si preannuncia come un'armonica struttura in pietra con l'ingresso laterale, mentre la sua facciata ( verso il monte) è cieca e le sue absidi sono rivolte verso il mare.
Internamente si presenta come un edificio a tre navate e tre absidi che si elevano sui resti di antiche strutture che agli studi, riconosciute come un primitivo edificio battesimale di fine V secolo, con una piccola chiesa votiva costruita in seguito e presumibilmente attorno al VIII secolo. Nell'area tutta attorno l'antica necropoli.
Le strutture odierne sono datate all'XI secolo, pur essendo intercorsi rifacimenti di manutenzione necessari allo stato di abbandono in cui versava fin dalla fine del Cinquecento.
Le murature all'estero presentano la tipica decorazioni ad archetto pensili ( le si notano molto bene nelle absidi)....lo spazio interno è frutto dei restauri ottocenteschi: scandito da massicci pilastri di diverse forme e la zona orientale dell'altare è rialzata al di sopra di una cripta.
Una curiosità.... all'inizio non era così, per accedere all'altare si salivano solo tre gradini, in seguito a lavori di sondaggio nel pavimento per portare alla luce il pavimento antico originario, si scoprirono delle scale, completamente interrate che portavano all'antica cripta, completamente nascosta. Da lì il rifacimento attuale con l'altare posto molto più in alto.
Le pareti intonacate conservano poche e logore tracce dell'antica decorazione pittorica, che è ancora possibile vedere negli affreschi quattrocenteschi nelle alte nicchie che scandiscono le pareti dell'abside centrale.
Oggi chi percorre questi spazi resta affascinato dal tetto a capriate lignee, copia della copertura originale decorata ,di cui si conserva una porzione appesa alla parete di fondo della chiesa.... così come percorrere le scale anguste e ripide che conducono alla cripta...
....atmosfera magica di luce soffusa in cui risplendono i pavimenti sdrucciolevoli in pietra e le pareti sono avvolte dall'aura misteriosa che aleggia attorno...
Una doppia sala su colonnine di età romana al di sotto dell'abside centrale formano questa graziosa cripta che prende luce dalle feritoie poste attorno all'apside che convogliano luce all'interno ....si notano in una foto dell'esterno, l'originale sistema a " raggiera" in pietra posto alla base dell'abside.
Poco nota la storia del Santo a cui l'edificio è dedicato.
Chi era San Paragorio?
Probabilmente era un santo martirizzato in Corsica il cui culto giunse via mare e dal mare giunse secondo la tradizione, anche l'imponente crocifisso in legno colorato, custodito all'interno di una teca lignea.
Probabilmente una copia duecentesca del celebre e venerato Volto Santo di Lucca. Un'oggetto di grande devozione soprattutto da parte della comunità di pescatori di Noli.
La nostra Penisola e non solo, è solcata da molti cammini spirituali e antiche vie che oggi, come allora, ci conducono verso luoghi santi della cristianità. Antiche strade che giungevano d' Oltralpe , strade ben note nel Medioevo e forse anche prima, utilizzate per raggiungere Roma e le coste più lontane della Puglia per imbarcarsi poi verso la Terra Santa.
Chi di voi non conosce la Via Francigena, il Cammino di Assisi, il Cammino di Sant'Antonio quello di San Francesco, la Piccola Cassia e via via...si potrebbe continuare all'infinito.
Luoghi ancor oggi sentiti dai moderni pellegrini poichè il paesaggio, la naturale bellezza e la pace dei luoghi, ispirano ancora pace interiore. Luoghi dove molto spesso si celano dei piccoli gioielli architettonici, piccole Pievi, monasteri, Abbazie in cui ritrovare il fascino antico di luoghi di pace e di bellezza.
Lo scopo di questo post è portare alla luce i piccoli gioielli nascosti che si incontrano lungo il cammino su queste antiche vie del nostro territorio per poterci regalare nuovi spunti di visita.....spero che non resti deserta questa iniziativa e che altri arricchiscano con le loro esperienze, conoscenze questo post.
Visto che l'ho proposto...rompo il ghiaccio...
cominciando dalla Liguria e precisamente da NOLI

Ho avuto modo di visitare un luogo molto particolare che non sempre è accessibile alle visite. Vuoi per la mancanza di personale dedicato, in questo caso sono volontari che dedicano parte del loro tempo a tener aperta la struttura è a divulgarne la conoscenza; vuoi anche per la delicatezza delle strutture stese che per non essere compromesse vengono temporaneamente sospese alla visita.
Non molto lontano da Savona, quindi potrete considerarla come visita alternativa in uno scalo futuro, in un luogo molto importante e significativo nel passato, sorge una piccola Pieve medievale, che i recenti restauri ci hanno riconsegnato al suo antico splendore.
Protetto da una insenatura naturale, per secoli il piccolo borgo di Noli ha saputo mantenere in vita la Repubblica Marinara autonoma, protetta dalla potente Genova.
Tracce del glorioso passato della cittadina sono ancora visibili tra le viuzze strette, dominate dai resti dell'antica cinta muraria, con al culmine del monte che la sovrasta, le strutture di ciò che resta del Castello del monte Ursino ( visitabile)...è qui in questo borgo, che quasi nascosta sorge un piccolo gioiello di architettura romanica.

La Chiesa di San Paragorio.
Posta quasi a lato sul ponente del centro abitato moderno ma che in passato affacciava direttamente sul mare. Sorta su un' antica area cimiteriale, indagata durante gli ultimi decenni da scavi, che hanno restituito importanti testimonianze del suo passato, romano e medievale.

E' meravigliosa ancor prima di varcarne la soglia, si preannuncia come un'armonica struttura in pietra con l'ingresso laterale, mentre la sua facciata ( verso il monte) è cieca e le sue absidi sono rivolte verso il mare.

Internamente si presenta come un edificio a tre navate e tre absidi che si elevano sui resti di antiche strutture che agli studi, riconosciute come un primitivo edificio battesimale di fine V secolo, con una piccola chiesa votiva costruita in seguito e presumibilmente attorno al VIII secolo. Nell'area tutta attorno l'antica necropoli.
Le strutture odierne sono datate all'XI secolo, pur essendo intercorsi rifacimenti di manutenzione necessari allo stato di abbandono in cui versava fin dalla fine del Cinquecento.

Le murature all'estero presentano la tipica decorazioni ad archetto pensili ( le si notano molto bene nelle absidi)....lo spazio interno è frutto dei restauri ottocenteschi: scandito da massicci pilastri di diverse forme e la zona orientale dell'altare è rialzata al di sopra di una cripta.
Una curiosità.... all'inizio non era così, per accedere all'altare si salivano solo tre gradini, in seguito a lavori di sondaggio nel pavimento per portare alla luce il pavimento antico originario, si scoprirono delle scale, completamente interrate che portavano all'antica cripta, completamente nascosta. Da lì il rifacimento attuale con l'altare posto molto più in alto.
Le pareti intonacate conservano poche e logore tracce dell'antica decorazione pittorica, che è ancora possibile vedere negli affreschi quattrocenteschi nelle alte nicchie che scandiscono le pareti dell'abside centrale.






Oggi chi percorre questi spazi resta affascinato dal tetto a capriate lignee, copia della copertura originale decorata ,di cui si conserva una porzione appesa alla parete di fondo della chiesa.... così come percorrere le scale anguste e ripide che conducono alla cripta...

....atmosfera magica di luce soffusa in cui risplendono i pavimenti sdrucciolevoli in pietra e le pareti sono avvolte dall'aura misteriosa che aleggia attorno...
Una doppia sala su colonnine di età romana al di sotto dell'abside centrale formano questa graziosa cripta che prende luce dalle feritoie poste attorno all'apside che convogliano luce all'interno ....si notano in una foto dell'esterno, l'originale sistema a " raggiera" in pietra posto alla base dell'abside.




Poco nota la storia del Santo a cui l'edificio è dedicato.
Chi era San Paragorio?
Probabilmente era un santo martirizzato in Corsica il cui culto giunse via mare e dal mare giunse secondo la tradizione, anche l'imponente crocifisso in legno colorato, custodito all'interno di una teca lignea.
Probabilmente una copia duecentesca del celebre e venerato Volto Santo di Lucca. Un'oggetto di grande devozione soprattutto da parte della comunità di pescatori di Noli.
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