Con quattro nuove navi Aponte si prepara a sorpassare Costa
GIORGIO LONARDI
E' la nave più grande mai costruita per un armatore europeo. Con le sue 133.500 tonnellate di stazza, i 333 metri di lunghezza (9 in più della Tour Eiffel) i 60 metri di altezza e i quasi 4 mila passeggeri trasportabili la MSC Fantasia non è solo un trofeo da segnalare sul Guiness dei primati. Il taglio del nastro tricolore da parte dell'amministratore delegato Pierfrancesco Vago avvenuto giovedì scorso ai cantieri Aker Yards France di Saint Nazare in Bretagna e il successivo allagamento del bacino sono infatti l'ultimo tassello di un ambiziosa strategia industriale. Grazie a Fantasia che sarà inaugurata ufficialmente il 18 dicembre a Napoli e grazie alla più piccola MSC Poesia («solo» 89.600 tonnellare) la flotta di MscCrociere raggiungerà le 10 unità insidiando da vicino il primato di Costa Crociere, marchio italiano del colosso Usa Carnival.
In realtà qui a Saint Nazaire oltre a Poesia che sarà inaugurata a Dover il 5 aprile e a Fantasia, prosegue la costruzione di MSC Splendida (gemella di Fantasia) e di MSC Magnifica (quarta gemella della classe Musica a cui appartiene anche Poesia). Insomma, entro il 2010 il gruppo controllato dall'armatore Gianluigi Aponte avrà una flotta di 12 navi in grado di ospitare a bordo ben oltre 1 milione di persone l’anno. Non sarà ancora l'aggancio con Costa. Però, almeno sulle rotte delle Mediterraneo (quelle su cui MSC Crociere concentra la sua potenza di fuoco) il sorpasso potrebbe essere già cosa fatta. Già nel 2007 l'azienda con base a Napoli ha trasportato 600 mila ospiti con 680 milioni di fatturato mentre per quest'anno sono attesi 800 mila passeggeri per circa 900 milioni di ricavi. Quanto al 2009 in MSC si aspettano un aumento delle vendite pari al 50% (circa 1.350 milioni di fatturato) per quasi 1,1 milioni di passeggeri. Sempre per quella data MSC avrà la flotta più «giovane» del mondo. Tutto bene, dunque? Apparentemente si. Anche perché le crociere sono solo la ciliegina sulla torta del colosso MSC, numero due mondiale nel trasporto di merci su container alle spalle del colosso danese Maersk, con un giro d'affari di circa 8,5 miliardi di dollari. Proprio nel settore delle crociere, però, c'è un elemento che, da una parte potrebbe essere fonte di disturbo. Ma che dall'altra, come ha lasciato intuire Pierfrancesco Vago che oltre ad essere numero uno di MSC Crociere è anche il genero di Aponte, potrebbe anche trasformarsi in un'occasione.
L'opportunità si trova propria qui a Saint Nazaire e sono i cantieri Aker Yards di proprietà norvegese (sono quotati in Scandinavia) ma giudicati qui in Francia un asset di valenza nazionale. Ebbene, lo scorso ottobre i coreani del colosso Stx hanno acquistato il 39,2% della stessa Aker Yards che contende all'italiana Fincantieri la leadership mondiale nella costruzione di navi da crociera. La mossa del gruppo orientale ha seminato il panico in Europa. Già oggi, infatti, l'industria cantieristica coreana controlla il mercato delle navi portacontainer. L'idea che Seul ora dilaghi anche nel ricco comparto crocieristico acquisendo il knowhow in Europa per poi trasferirlo in Estremo Oriente ha messo in allarme sia Fincantieri sia il sindacato e il governo francese. E allora?
Intanto il pallino è passato alla Commissione Europea che entro il 15 maggio dovrà formulare il suo parere sull'operazione. Nel frattempo sono partite le grandi manovre per sbarrare le porte ai coreani. L'ipotesi che sta prendendo quota è quella di una sorta di consorzio fra Fincantieri e Aker Yards in cui la prima avrebbe il ruolo di capofila. Lo scopo: creare un grande «campione europeo» capace di crescere sul piano dell'innovazione e delle tecnologie accumulando così un forte vantaggio nei confronti della concorrenza che viene dal Far East. Un piano che piace molto a Giuseppe Bono, l'amministratore delegato di Fincantieri che qualche giorno fa aveva affermato che all'orizzonte ci sono «sfide impegnative» precisando che la sua azienda potrebbe concorrere «a costruire una società industriale europea».
L'ultimo tassello del mosaico riguarda il presidente francese Nicolas Sarkozy che il 5 aprile inaugurerà a Dover la Poesia di MSC Crociere. In quella occasione, infatti, lo stesso Sarkozy potrebbe bocciare l'ingresso dei coreani. E rilanciare l'idea del consorzio italofrancese, magari delimitandolo agli ex Chantier de l'Atlantique di Saint Nazaire di cui Parigi detiene il 25% (il restante 75% è nelle mani di Aker Yards).
A questo punto il cerchio si chiude. Perché a guardare bene Gianluigi Aponte non avrebbe nulla da guadagnare né dall'acquisizione di Aker Yards da parte di Stx né tantomeno dal consorzio fra i francesi e Fincantieri. Anzi, in quest'ultimo caso si troverebbe di fronte ad una sorta di monopolio della cantieristica per le crociere. Uno scenario delicato per un grande committente come MSC con ben quattro navi in costruzione a Saint Nazaire. Ma non basta. Se aggiungiamo che in passato Aponte ha interrotto i rapporti con Fincantieri dopo che quest'ultima aveva anteposto i suoi clienti americani alla MSC il quadro si fa ancora più nitido. Così come acquista un peso diverso l'affermazione di Vago che ai prezzi attuali di Borsa «Aker Yards potrebbe essere un buon affare». Ad Aponte basterebbe acquistare un pacchetto della stessa Aker Yards per sbarrare la strada ai coreani. Oppure, in alternativa, rilevare il 2526% di Saint Nazare con la benedizione del governo francese. Perché una cosa è certa, l'armatore italosvizzero (il ponte di comando del gruppo MSC è a Ginevra) non si metterebbe mai contro Parigi.
da http://www.repubblica.it
GIORGIO LONARDI
E' la nave più grande mai costruita per un armatore europeo. Con le sue 133.500 tonnellate di stazza, i 333 metri di lunghezza (9 in più della Tour Eiffel) i 60 metri di altezza e i quasi 4 mila passeggeri trasportabili la MSC Fantasia non è solo un trofeo da segnalare sul Guiness dei primati. Il taglio del nastro tricolore da parte dell'amministratore delegato Pierfrancesco Vago avvenuto giovedì scorso ai cantieri Aker Yards France di Saint Nazare in Bretagna e il successivo allagamento del bacino sono infatti l'ultimo tassello di un ambiziosa strategia industriale. Grazie a Fantasia che sarà inaugurata ufficialmente il 18 dicembre a Napoli e grazie alla più piccola MSC Poesia («solo» 89.600 tonnellare) la flotta di MscCrociere raggiungerà le 10 unità insidiando da vicino il primato di Costa Crociere, marchio italiano del colosso Usa Carnival.
In realtà qui a Saint Nazaire oltre a Poesia che sarà inaugurata a Dover il 5 aprile e a Fantasia, prosegue la costruzione di MSC Splendida (gemella di Fantasia) e di MSC Magnifica (quarta gemella della classe Musica a cui appartiene anche Poesia). Insomma, entro il 2010 il gruppo controllato dall'armatore Gianluigi Aponte avrà una flotta di 12 navi in grado di ospitare a bordo ben oltre 1 milione di persone l’anno. Non sarà ancora l'aggancio con Costa. Però, almeno sulle rotte delle Mediterraneo (quelle su cui MSC Crociere concentra la sua potenza di fuoco) il sorpasso potrebbe essere già cosa fatta. Già nel 2007 l'azienda con base a Napoli ha trasportato 600 mila ospiti con 680 milioni di fatturato mentre per quest'anno sono attesi 800 mila passeggeri per circa 900 milioni di ricavi. Quanto al 2009 in MSC si aspettano un aumento delle vendite pari al 50% (circa 1.350 milioni di fatturato) per quasi 1,1 milioni di passeggeri. Sempre per quella data MSC avrà la flotta più «giovane» del mondo. Tutto bene, dunque? Apparentemente si. Anche perché le crociere sono solo la ciliegina sulla torta del colosso MSC, numero due mondiale nel trasporto di merci su container alle spalle del colosso danese Maersk, con un giro d'affari di circa 8,5 miliardi di dollari. Proprio nel settore delle crociere, però, c'è un elemento che, da una parte potrebbe essere fonte di disturbo. Ma che dall'altra, come ha lasciato intuire Pierfrancesco Vago che oltre ad essere numero uno di MSC Crociere è anche il genero di Aponte, potrebbe anche trasformarsi in un'occasione.
L'opportunità si trova propria qui a Saint Nazaire e sono i cantieri Aker Yards di proprietà norvegese (sono quotati in Scandinavia) ma giudicati qui in Francia un asset di valenza nazionale. Ebbene, lo scorso ottobre i coreani del colosso Stx hanno acquistato il 39,2% della stessa Aker Yards che contende all'italiana Fincantieri la leadership mondiale nella costruzione di navi da crociera. La mossa del gruppo orientale ha seminato il panico in Europa. Già oggi, infatti, l'industria cantieristica coreana controlla il mercato delle navi portacontainer. L'idea che Seul ora dilaghi anche nel ricco comparto crocieristico acquisendo il knowhow in Europa per poi trasferirlo in Estremo Oriente ha messo in allarme sia Fincantieri sia il sindacato e il governo francese. E allora?
Intanto il pallino è passato alla Commissione Europea che entro il 15 maggio dovrà formulare il suo parere sull'operazione. Nel frattempo sono partite le grandi manovre per sbarrare le porte ai coreani. L'ipotesi che sta prendendo quota è quella di una sorta di consorzio fra Fincantieri e Aker Yards in cui la prima avrebbe il ruolo di capofila. Lo scopo: creare un grande «campione europeo» capace di crescere sul piano dell'innovazione e delle tecnologie accumulando così un forte vantaggio nei confronti della concorrenza che viene dal Far East. Un piano che piace molto a Giuseppe Bono, l'amministratore delegato di Fincantieri che qualche giorno fa aveva affermato che all'orizzonte ci sono «sfide impegnative» precisando che la sua azienda potrebbe concorrere «a costruire una società industriale europea».
L'ultimo tassello del mosaico riguarda il presidente francese Nicolas Sarkozy che il 5 aprile inaugurerà a Dover la Poesia di MSC Crociere. In quella occasione, infatti, lo stesso Sarkozy potrebbe bocciare l'ingresso dei coreani. E rilanciare l'idea del consorzio italofrancese, magari delimitandolo agli ex Chantier de l'Atlantique di Saint Nazaire di cui Parigi detiene il 25% (il restante 75% è nelle mani di Aker Yards).
A questo punto il cerchio si chiude. Perché a guardare bene Gianluigi Aponte non avrebbe nulla da guadagnare né dall'acquisizione di Aker Yards da parte di Stx né tantomeno dal consorzio fra i francesi e Fincantieri. Anzi, in quest'ultimo caso si troverebbe di fronte ad una sorta di monopolio della cantieristica per le crociere. Uno scenario delicato per un grande committente come MSC con ben quattro navi in costruzione a Saint Nazaire. Ma non basta. Se aggiungiamo che in passato Aponte ha interrotto i rapporti con Fincantieri dopo che quest'ultima aveva anteposto i suoi clienti americani alla MSC il quadro si fa ancora più nitido. Così come acquista un peso diverso l'affermazione di Vago che ai prezzi attuali di Borsa «Aker Yards potrebbe essere un buon affare». Ad Aponte basterebbe acquistare un pacchetto della stessa Aker Yards per sbarrare la strada ai coreani. Oppure, in alternativa, rilevare il 2526% di Saint Nazare con la benedizione del governo francese. Perché una cosa è certa, l'armatore italosvizzero (il ponte di comando del gruppo MSC è a Ginevra) non si metterebbe mai contro Parigi.
da http://www.repubblica.it