capricorno
Super Moderatore
I Love Toscana, un viaggio tra Pievi Romaniche e borghi fortificati.

- Seguire l'argine dell' Arno mentre lo sguardo si apre su una distesa di ulivi che la brezza trasforma in un mare argentato.
Ci sono sensazioni, il silenzio, la luce calda pomeridiana, le sfumature di colore del fogliame e delle culture, profumi nell' aria che trasformano il nostro viaggiare in una esperienza difficile da dimenticare.
Ecco perché ogni qualvolta giungo in Toscana mi è difficile staccarmene del tutto, è qualcosa che ti lascia dentro la voglia di ritornare, è come una potente calamita che ti attrae a sé sempre di più. Scontato che le grandi città hanno veramente scrigni immensi di tesori da mostrare, questa è la regione che vanta il numero più cospicuo di bellezze artistiche, ma sono gli angoli più remoti nel vasto territorio toscano che ne svelano l'animo più nascosto.
Tutto ciò è ben compreso dagli stranieri che anche in questo autunno "estivo", popolano di gran lunga determinati borghi alla ricerca dell' autenticità toscana, italiana.
- Mi trovo oggi a percorrere un itinerario studiato da tempo che finalmente si concretizza, alla scoperta di Pievi minori in origine quasi sempre sperdute nelle campagne e inglobate col passare dei secoli, nel tessuto delle cittadine che sono nate attorno ad esse. Un tempo erano posizionate molto spesso su tracciati...(qui passa la Via Francigena) , percorso da pellegrini e le Pievi con i Monasteri erano un viatico per loro. Luoghi sicuri dove avere conforto e riparo.

Pievi Romaniche del puro stile " Romanico pisano", inconfondibile , nato e sviluppatosi in questa area circoscritta. Le sue caratteristiche sono di essenzialità, poco ricco di elementi decorativi , pochi ed essenziali quasi austeri....spogli per alcuni e privi di interesse per altri... poiché, cito le recensioni lette su Google relativo a queste Pievi....:- " non vi è nulla di interessante al loro interno, completamente spoglie di significati..."- e ancora..- " non vale la pena la loro visita...." Forse queste persone sono state assenti per lungo tempo alle lezioni di storia dell'arte....come spesso uso dire.
Ma, bando alle " ciance" ....si parte!
- Il territorio di Pisa e in particolare per il tratto di strada che corre tra Vicopisano, Calci e Cascina, è la cosiddetta Strada dell' olio dei Monti Pisani, ed è quella che percorrerò oggi. Oltre alla cultura dell' olio, il filo conduttore che mi lega a questi luoghi è la presenza di Pievi Romaniche, veri gioielli incastonati quasi nascosti nei monti pisani. Territorio ricco di ulivi, frantoi in cui poter degustare il prelibato olio.
Vicopisano....

- Vicopisano un luogo dove sventola la bandiera arancione del Touring è la nostra prima tappa alla ricerca della Pieve di Santa Maria e San Giovanni Battista...posta un poco distante dal cuore del borgo. Intatta struttura Romanica risalente al XIII sec; sorta sulle rovine di una precedente chiesa.

- La pieve è un esempio di architettura del romanico pisano, tra l'altro ben conservata. La facciata in pietra verruciana ( pietra locale estratta dalle vicine cave ) , archetti ciechi, arcate cieche, losanghe e lesene che ne disegnano gli spazi in facciata sono il tipico esempio di questo stile unico che troviamo solo nel territorio circoscritto. Tutto ciò, questa pura essenzialità, vale anche per l'interno che a parte di qualche intervento nel '600, propone fedelmente l'impianto basilicale ad una navata centrale delimitata da colonne granitiche romane e medievali. Colonne romane non riconducibili a nessun edificio romano preesistente, come spesso accadeva venivano utilizzati marmi antichi asportati da monumenti romani in disuso. Basti pensare a Roma al Colosseo ad esempio, spogliato dei preziosi marmi e riutilizzati su altri monumenti al tempo dei Barberini....da cui il detto : ciò che non hanno fatto i barbari nel tempo, lo hanno fatto i Barberini.




Tra i capolavori presenti al suo interno, il pregevole gruppo ligneo della Deposizione, collocato nel vano absidale dietro l'altare....ma come potete vedere dalle foto, non c'è.
Purtroppo è in restauro e lo vediamo smontato in una cappella laterale, dove è presente la restauratrice intenta nel suo lavoro. Mi toccherà tornare per poterlo vedere.
Da una immagine sul web, per poterne seguire la breve descrizione...come potete vedere il gruppo resta il punto focale sul fondo della chiesa e ne riempie completamente lo spazio , un insieme splendido!


Particolare dell' opera.
L' opera costituisce un raro esempio di sacra rappresentazione, un tempo molto diffuse ; singolare è la figura di Cristo rappresentato in maniera inconsueta, ossia nell'atto di cadere e non inchiodato alla croce. Questo gruppo risalente al '200, è molto simile alla Deposizione esposta alla Pinacoteca di Volterra ( se vi capita andateci), alle pareti non abbiamo altro se non resti di affreschi antichi duecenteschi, il fonte battesimale e due acquasantiere.... essenzialità nella purezza dello stile romanico.
Continua....

- Seguire l'argine dell' Arno mentre lo sguardo si apre su una distesa di ulivi che la brezza trasforma in un mare argentato.
Ci sono sensazioni, il silenzio, la luce calda pomeridiana, le sfumature di colore del fogliame e delle culture, profumi nell' aria che trasformano il nostro viaggiare in una esperienza difficile da dimenticare.
Ecco perché ogni qualvolta giungo in Toscana mi è difficile staccarmene del tutto, è qualcosa che ti lascia dentro la voglia di ritornare, è come una potente calamita che ti attrae a sé sempre di più. Scontato che le grandi città hanno veramente scrigni immensi di tesori da mostrare, questa è la regione che vanta il numero più cospicuo di bellezze artistiche, ma sono gli angoli più remoti nel vasto territorio toscano che ne svelano l'animo più nascosto.
Tutto ciò è ben compreso dagli stranieri che anche in questo autunno "estivo", popolano di gran lunga determinati borghi alla ricerca dell' autenticità toscana, italiana.
- Mi trovo oggi a percorrere un itinerario studiato da tempo che finalmente si concretizza, alla scoperta di Pievi minori in origine quasi sempre sperdute nelle campagne e inglobate col passare dei secoli, nel tessuto delle cittadine che sono nate attorno ad esse. Un tempo erano posizionate molto spesso su tracciati...(qui passa la Via Francigena) , percorso da pellegrini e le Pievi con i Monasteri erano un viatico per loro. Luoghi sicuri dove avere conforto e riparo.

Pievi Romaniche del puro stile " Romanico pisano", inconfondibile , nato e sviluppatosi in questa area circoscritta. Le sue caratteristiche sono di essenzialità, poco ricco di elementi decorativi , pochi ed essenziali quasi austeri....spogli per alcuni e privi di interesse per altri... poiché, cito le recensioni lette su Google relativo a queste Pievi....:- " non vi è nulla di interessante al loro interno, completamente spoglie di significati..."- e ancora..- " non vale la pena la loro visita...." Forse queste persone sono state assenti per lungo tempo alle lezioni di storia dell'arte....come spesso uso dire.
Ma, bando alle " ciance" ....si parte!
- Il territorio di Pisa e in particolare per il tratto di strada che corre tra Vicopisano, Calci e Cascina, è la cosiddetta Strada dell' olio dei Monti Pisani, ed è quella che percorrerò oggi. Oltre alla cultura dell' olio, il filo conduttore che mi lega a questi luoghi è la presenza di Pievi Romaniche, veri gioielli incastonati quasi nascosti nei monti pisani. Territorio ricco di ulivi, frantoi in cui poter degustare il prelibato olio.
Vicopisano....

- Vicopisano un luogo dove sventola la bandiera arancione del Touring è la nostra prima tappa alla ricerca della Pieve di Santa Maria e San Giovanni Battista...posta un poco distante dal cuore del borgo. Intatta struttura Romanica risalente al XIII sec; sorta sulle rovine di una precedente chiesa.

- La pieve è un esempio di architettura del romanico pisano, tra l'altro ben conservata. La facciata in pietra verruciana ( pietra locale estratta dalle vicine cave ) , archetti ciechi, arcate cieche, losanghe e lesene che ne disegnano gli spazi in facciata sono il tipico esempio di questo stile unico che troviamo solo nel territorio circoscritto. Tutto ciò, questa pura essenzialità, vale anche per l'interno che a parte di qualche intervento nel '600, propone fedelmente l'impianto basilicale ad una navata centrale delimitata da colonne granitiche romane e medievali. Colonne romane non riconducibili a nessun edificio romano preesistente, come spesso accadeva venivano utilizzati marmi antichi asportati da monumenti romani in disuso. Basti pensare a Roma al Colosseo ad esempio, spogliato dei preziosi marmi e riutilizzati su altri monumenti al tempo dei Barberini....da cui il detto : ciò che non hanno fatto i barbari nel tempo, lo hanno fatto i Barberini.




Tra i capolavori presenti al suo interno, il pregevole gruppo ligneo della Deposizione, collocato nel vano absidale dietro l'altare....ma come potete vedere dalle foto, non c'è.
Purtroppo è in restauro e lo vediamo smontato in una cappella laterale, dove è presente la restauratrice intenta nel suo lavoro. Mi toccherà tornare per poterlo vedere.
Da una immagine sul web, per poterne seguire la breve descrizione...come potete vedere il gruppo resta il punto focale sul fondo della chiesa e ne riempie completamente lo spazio , un insieme splendido!


Particolare dell' opera.
L' opera costituisce un raro esempio di sacra rappresentazione, un tempo molto diffuse ; singolare è la figura di Cristo rappresentato in maniera inconsueta, ossia nell'atto di cadere e non inchiodato alla croce. Questo gruppo risalente al '200, è molto simile alla Deposizione esposta alla Pinacoteca di Volterra ( se vi capita andateci), alle pareti non abbiamo altro se non resti di affreschi antichi duecenteschi, il fonte battesimale e due acquasantiere.... essenzialità nella purezza dello stile romanico.
Continua....
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