Username: marcom2
Armatore: Costa Crociere
Nome Nave: Costa Romantica
Nome Crociera: Isole del Sole
Data Partenza: 8 giugno 2007
Porto di imbarco: Savona
Porto di sbarco: Savona
Giorni di crociera: 12
Occupazione nave: Piena
Crociere fatte(esclusa questa): 4 (2 con Msc, 2 con Festival Crociere)
Voto servizi a terra ed eventuali transfert: non utilizzati
Voto servizi alberghieri: 10
Voto ristorazione e bar: 10
Voto gastronomia: 9
Voto attività di bordo: 9
Voto organizzazione nave: 9
Voto nave: 10
Un ringraziamento particolare all’amico Fabio (il_generale_71) che mi è stato di grande aiuto non solo per informazioni relative alla crociera ma anche per l’arrivo e la partenza da Savona.
Premetto che avevamo già pianificato prima della partenza di non partecipare alle escursioni organizzate dalla compagnia principalmente perché, oltre a me e mia moglie e due cugini di 16 e 17 anni, c’era anche il nostro bambino di quasi 2 anni ed abbiamo pensato che fare ore di pullman avrebbe potuto infastidirlo. In ogni caso anche il costo delle escursioni (vedi spiaggia di Tenerife) ha avuto il suo peso nella pianificazione.
La nostra cabina (5132) era esterna di categoria 7 sul ponte 5 Copenaghen a poppa.
La Costa ci aveva richiesto una dichiarazione firmata dove era riportato che lo spazio nella cabina sarebbe stato ridotto per la presenza della culla, però di fatto non l’abbiamo utilizzata poiché era un lettino da campeggio (non proprio piccolo e tra l’altro senza materasso, quindi neanche troppo comodo) e non c’erano due letti bassi come pensavamo ma un letto matrimoniale abbastanza grande, quindi abbiamo preferito far dormire il bambino nel letto con noi (d’accordo anche con il cabinista, poiché anche secondo lui non conveniva aprire il lettino).
DIARIO DI VIAGGIO:
Primo giorno – arrivo a SavonaAbbiamo affittato un auto a 9 posti così da avere abbastanza spazio anche per dormire (soprattutto il piccolo) ed abbiamo viaggiato di notte, partenza ore 11.00 da Ancona, arrivo a Savona (con tappe per “riposini” vari) alle 6.30. Con l’aiuto di Fabio, abbiamo scaricato i bagagli al Palacrociere e consegnato il mezzo all’autonoleggio. Alle 7.00 abbiamo consegnato le valigie agli addetti che erano già operativi e siamo saliti al piano superiore per chiedere informazioni sulle procedure alle hostess presenti al banco.
Contrariamente a quanto avevamo letto sul sito di Costa ed anche confermato per email dalla stessa Costa (hanno priorità d’imbarco gli ospiti delle suites, poi quelli che hanno bambini di età inferiore ai 3 anni), l’hostess non ci ha chiesto nessuna generalità ne ha voluto vedere i biglietti, ma ci ha dato solo un tagliandino con il numero 1 che identificava il primo gruppo di imbarco, dicendoci che alle ore 12.00 sarebbe stato chiamato il gruppo 1 e che avremmo potuto imbarcarci.
In sostanza siamo rientrati nel primo gruppo perché siamo arrivati presto, ma la priorità di imbarco citata sopra non mi pare che sia stata applicata (chissà, forse se fossimo arrivati alle 11.00 e magari il gruppo in quel momento era il numero 10, avremmo potuto far valere la presenza del bimbo piccolo e quindi ottenere un numero minore? Mah…)
Alle 12.00 hanno chiamato il gruppo 1 (da “bravi italiani”, purtroppo, c’era gente con tagliandino del gruppo 10 piazzata davanti a tutti che neanche ci voleva far passare…) ed alle 12.30 eravamo già in cabina, siccome però il cabinista non aveva ancora ultimato le pulizie della stessa, abbiamo fatto un saltino al buffet tanto per iniziare le abbuffate…
Alle 13.30 siamo tornati in cabina, alle 14.30 avevamo già tutte le valigie.
In cabina abbiamo trovato le 4 card (e non 5, vedi Barcellona), ma non gli abbiamo dato peso, abbiamo pensato che il piccolo, non avendo 2 anni, non ne avrebbe avuto bisogno, altrimenti l’avrebbero messa insieme alle altre 4 direttamente in cabina.
Alle 16.00 la nave è partita ed abbiamo subito approfittato per fare un giretto sui ponti piscine visto che il tempo era abbastanza buono, sole e caldo.
In serata abbiamo fatto la solita esercitazione di salvataggio senza problemi.
Secondo giorno – BarcellonaLa sosta era prevista dalle 13.00 alle 18.00, alle 13.00 si poteva già scendere dalla nave.
Primo problema: siamo nella fila per uscire, gli addetti ci dicono che anche il piccolo deve avere la card altrimenti non può uscire, noi gli diciamo che non ce l’avevano consegnata insieme alle altre, ci hanno risposto che dovevamo andare all’ufficio informazioni.
Usciti dalla fila, all’ufficio informazioni hanno tirato fuori una mazzetta di carte (probabilmente di altri bambini piccoli come il nostro) ed è bastato riferire il nome del piccolo per ottenere la sua carta (non sarebbe stato meglio per tutti averla messa insieme alle altre 4 in cabina?!?) per poi rimettersi in fila per uscire.
La stessa mattina era possibile acquistare il biglietto andata/ritorno per la navetta al costo di 5 euro che portava dalla nave alla piazza di Colombo e ritorno.
Noi, essendo in 4 (escludendo il piccolo che di solito non paga), abbiamo preferito il taxi che ci è costato 13 euro tra andata e ritorno, anche se tutto sommato si poteva fare anche a piedi (una mezz’oretta al massimo) ma era abbastanza caldo anche se nuvoloso, quindi abbiamo optato per il taxi.
Poi abbiamo passeggiato a piedi per La Rambla per poi prendere la metro fino alla Sagrada Familla e, dopo averla visitata, abbiamo preso un autobus che ci ha riportato alla piazza di partenza per poi tornare in taxi alla nave.
Terzo giorno – navigazioneDelle 4 jacuzzi, proprio oggi che tutti sono in nave, 2 le hanno chiuse per manutenzione (ma non potevano aspettare uno scalo almeno sulla nave c’era poca gente? Mah…)
Il tempo è nuvoloso e c’è abbastanza vento, comunque sul ponte delle piscine si sta abbastanza bene.
Siamo anche riusciti a vedere il GP di motociclismo su Eurosport e quello di Formula1 su un canale tedesco.
Quarto giorno – CasablancaAlle 7.00 la nave era già in porto, il tempo era nuvoloso e non troppo caldo, c’erano già circa 25 bus per tutti quelli che partivano per le escursioni. Noi abbiamo preferito rimanere in nave per godere delle piscine e per non correre rischi visto anche gli ultimi episodi di cronaca (altri croceristi ci hanno poi riferito di essere scesi per conto proprio, a piedi o in taxi, e non hanno avuto problemi di sorta).
Quinto giorno – AgadirAnche qui, appena scesi dalla nave, abbiamo preso un taxi per farci portare in una spiaggia. Il tassista ci ha chiesto la “modica” cifra di 60 euro (si sa che in questi luoghi i prezzi vanno trattati…) per portarci, a suo dire, in una spiaggia bella ma non troppo vicina.
Abbiamo optato per farci portare su una spiaggia vicina (circa 10 minuti di taxi) dove siamo arrivati verso le 13.30, poi ci siamo accordati con tassista per farci rivenire a prendere alle 16.00 per poi farci fare un giro della città, il tutto per 30 euro (forse avremmo potuto trattare ancora il prezzo, però ci è sembrata un prezzo equo, considerando che ci ha fatto fare un giro di un’ora della città facendoci vedere le cose principali, tra cui la Moschea).
La spiaggia era bella, faceva abbastanza caldo e l’acqua moooolto bella (tipo Sardegna per intendersi..)
Sesto giorno – Arrecife (isola di Lanzarote)Anche qui c’era la possibilità di prendere la navetta al costo di 5 euro fino al centro ed anche qui abbiamo optato per il taxi per un costo totale di 15 euro, abbiamo poi fatto una passeggiata al centro, poi siamo andati a piedi alla spiaggia del Reducto, anche questa molto bella.
Anche qui era nuvoloso ma caldo.
Settimo giorno – S., Cruz de Tenerife (isola di Tenerife)Anche qui era abbastanza caldo (comunque non oltre i 30 gradi) e soleggiato, all’uscita della nave c’era una navetta gratuita (organizzata non da Costa) che faceva circa 1 km di strada (probabilmente si faceva prima a piedi, se non fosse stato caldo, piuttosto che aspettare che la navetta si riempisse…), la navetta si fermava in un parcheggio, si doveva attraversarlo e si era su una strada principale. A questo punto abbiamo preso un autobus pubblico (che passava ogni 10 minuti e che costava 1 euro) che faceva capolinea alla spiaggia Las Teresitas. Da notare che la Costa vendeva tra le sue escursioni il transfer alla stessa spiaggia al costo di ben 22 euro (appena 20 in più, a testa, del prezzo pagato da noi…)
Il mare e la spiaggia sempre molto belli.
Ottavo giorno – Funchal (isola di Madeira)Qui abbiamo optato per un giro al centro (dalle informazioni che avevamo ci risultava che le spiagge non erano così belle), poi abbiamo preso la funicolare che porta al Monte perché pensavamo di scendere con i famosi “cestinos”. Però poi ci abbiamo ripensato visto il costo eccessivo (15 euro a persona, 25 euro per 2 persone), e visto che il tragitto sarebbe stato di circa 2 chilometri, dopodiché avremmo dovuto prendere qualche altro mezzo di trasporto per riscendere.
Nono giorno – NavigazioneInizialmente era nuvoloso, poi è uscito un bel sole e sulle piscine si stava bene.
Decimo giorno – MalagaAlle 8.00 eravamo già fuori dalla nave, era nuvoloso poi è uscito il sole ed era abbastanza caldo. Appena usciti dal porto a piedi, siamo arrivati su una via principale dove c’era alcune carrozze trainate da 2 cavalli che per 30 euro (da 1 a 4 persone, 30 euro comunque in totale e non a persona) facevano fare un giretto di 45 minuti (secondo loro, poi di fatto erano 30). Siamo saliti e ci ha fatto fare un giretto per il centro facendoci vedere le cose principali della città. Poi abbiamo preso un taxi che ci ha portato al Castello di Gibralfaro, abbastanza grande e da dove si gode un ottimo panorama, il prezzo del biglietto di ingresso è di appena 1,95 euro. Poi abbiamo ripreso il taxi che ci ha portato direttamente in porto.
Undicesimo giorno – NavigazioneSperavamo nell’ultima possibilità di prendere il sole, invece è stato sempre nuvoloso e molto ventilato.
Dodicesimo giorno – arrivo a SavonaLa nave era già in porto prima delle 8.00, lo sbarco è iniziato alle 9.00 per i primi, il nostro colore etichetta scendeva alle 10.10. Io sono comunque sceso alle 9 (visto che non fanno nessun controllo al momento della discesa sul colore dell’etichetta bagaglio, ovviamente però non avrei potuto ritirare subito i nostri bagagli perché li stavano ancora scaricando) per andare a prendere l’auto all’autonoleggio con l’amico Fabio e tornare a prendere il resto della compagnia ed i bagagli.
Considerazioni finali:Alcune volte abbiamo approfittato della pizzeria, è gratuita ed è aperta dalle 18.00 alle 19.30 e dalle 22.00 alle 01.00, le pizze sono piccole ma commestibili, ogni giorno si può scegliere tra 4 pizze diverse.
La cosa che più mi ha sorpreso negativamente è stata la cottura della pasta: l’80% delle volte era troppo dura (nonostante a noi piaccia al dente) sia al buffet che al ristorante, nelle altre crociere fatte non c’è mai stato questo problemino; comunque, in linea di massima, sia al ristorante che al buffet si mangia abbastanza bene.
La cosa che invece ha funzionato perfettamente (non ne ero così certo prima della partenza) è stato il Room Service: il piccolo è abituato a prendere il latte (che ci siamo portati e tenuto nel frigobar in cabina) alle 6.00 della mattina, sapevo che dovevo chiedere al Room Service lo scaldabiberon ma pensavo che avrei potuto tenerlo in cabina. Invece non è stato così per problemi di sicurezza, quindi alle 6.00 telefonavo al Room Service (o meglio, all’ufficio informazioni che lo sostituisce di notte), nel giro di un minuto arrivava un cameriere, prendeva il biberon di latte e me lo riportava nel giro di pochi minuti scaldato, veramente ottimo servizio!
Qualche sera abbiamo visto gli spettacoli al teatro, diciamo che non ci hanno entusiasmato ma sono stati gradevoli.
Per quanto riguarda la sosta nei vari scali, secondo me dovrebbero comunicare (magari semplicemente scrivendolo sul Today) qual è il ponte da dove si scende, poiché il primo giorno si è scesi dal ponte 5, lo scalo successivo tutti erano pronti su quel ponte invece si scendeva sul ponte 3, quindi appena si è saputo (perché qualcuno lo ha chiesto al personale) c’è stata un po’ di confusione.
Durante la crociera ho fatto anche una chiacchierata con un musicista in servizio per sapere il suo punto di vista, mi ha riferito che contrariamente ad una decina di anni fa (era imbarcato sempre su una nave Costa) dove venivano considerati al pari dei croceristi, ora (a suo avviso da quando è subentrata la Carnival) sono visti più come personale, nel senso che devono fare esercitazioni, se si dimenticano la targhetta con nome, nazionalità e mansione gli viene fatta una nota, dopo 3 volte vengono sbarcati e così via.
Comunque il suo stipendio si aggira sui 2.000 euro (a suo dire poco di più dei cabinisti filippini) ed hanno dei prezzi più bassi sulle consumazioni (il caffè lo pagano 0,20, le sigarette 0.80, e così via).
Un’altra cosa che non funziona troppo bene è il controllo dei fumatori, nel senso che sul Today c’era scritto quasi sempre che l’unico locale per fumatori era un locale vicino all’ingresso del teatro dove c’è anche un bar, mentre in diverse altre sale della nave è capitato più volte di vedere gente che fumava (addirittura personale Costa con tanto di targhetta che chiacchierava) nonostante i vari divieti bene in vista.
Armatore: Costa Crociere
Nome Nave: Costa Romantica
Nome Crociera: Isole del Sole
Data Partenza: 8 giugno 2007
Porto di imbarco: Savona
Porto di sbarco: Savona
Giorni di crociera: 12
Occupazione nave: Piena
Crociere fatte(esclusa questa): 4 (2 con Msc, 2 con Festival Crociere)
Voto servizi a terra ed eventuali transfert: non utilizzati
Voto servizi alberghieri: 10
Voto ristorazione e bar: 10
Voto gastronomia: 9
Voto attività di bordo: 9
Voto organizzazione nave: 9
Voto nave: 10
Un ringraziamento particolare all’amico Fabio (il_generale_71) che mi è stato di grande aiuto non solo per informazioni relative alla crociera ma anche per l’arrivo e la partenza da Savona.
Premetto che avevamo già pianificato prima della partenza di non partecipare alle escursioni organizzate dalla compagnia principalmente perché, oltre a me e mia moglie e due cugini di 16 e 17 anni, c’era anche il nostro bambino di quasi 2 anni ed abbiamo pensato che fare ore di pullman avrebbe potuto infastidirlo. In ogni caso anche il costo delle escursioni (vedi spiaggia di Tenerife) ha avuto il suo peso nella pianificazione.
La nostra cabina (5132) era esterna di categoria 7 sul ponte 5 Copenaghen a poppa.
La Costa ci aveva richiesto una dichiarazione firmata dove era riportato che lo spazio nella cabina sarebbe stato ridotto per la presenza della culla, però di fatto non l’abbiamo utilizzata poiché era un lettino da campeggio (non proprio piccolo e tra l’altro senza materasso, quindi neanche troppo comodo) e non c’erano due letti bassi come pensavamo ma un letto matrimoniale abbastanza grande, quindi abbiamo preferito far dormire il bambino nel letto con noi (d’accordo anche con il cabinista, poiché anche secondo lui non conveniva aprire il lettino).
DIARIO DI VIAGGIO:
Primo giorno – arrivo a SavonaAbbiamo affittato un auto a 9 posti così da avere abbastanza spazio anche per dormire (soprattutto il piccolo) ed abbiamo viaggiato di notte, partenza ore 11.00 da Ancona, arrivo a Savona (con tappe per “riposini” vari) alle 6.30. Con l’aiuto di Fabio, abbiamo scaricato i bagagli al Palacrociere e consegnato il mezzo all’autonoleggio. Alle 7.00 abbiamo consegnato le valigie agli addetti che erano già operativi e siamo saliti al piano superiore per chiedere informazioni sulle procedure alle hostess presenti al banco.
Contrariamente a quanto avevamo letto sul sito di Costa ed anche confermato per email dalla stessa Costa (hanno priorità d’imbarco gli ospiti delle suites, poi quelli che hanno bambini di età inferiore ai 3 anni), l’hostess non ci ha chiesto nessuna generalità ne ha voluto vedere i biglietti, ma ci ha dato solo un tagliandino con il numero 1 che identificava il primo gruppo di imbarco, dicendoci che alle ore 12.00 sarebbe stato chiamato il gruppo 1 e che avremmo potuto imbarcarci.
In sostanza siamo rientrati nel primo gruppo perché siamo arrivati presto, ma la priorità di imbarco citata sopra non mi pare che sia stata applicata (chissà, forse se fossimo arrivati alle 11.00 e magari il gruppo in quel momento era il numero 10, avremmo potuto far valere la presenza del bimbo piccolo e quindi ottenere un numero minore? Mah…)
Alle 12.00 hanno chiamato il gruppo 1 (da “bravi italiani”, purtroppo, c’era gente con tagliandino del gruppo 10 piazzata davanti a tutti che neanche ci voleva far passare…) ed alle 12.30 eravamo già in cabina, siccome però il cabinista non aveva ancora ultimato le pulizie della stessa, abbiamo fatto un saltino al buffet tanto per iniziare le abbuffate…
Alle 13.30 siamo tornati in cabina, alle 14.30 avevamo già tutte le valigie.
In cabina abbiamo trovato le 4 card (e non 5, vedi Barcellona), ma non gli abbiamo dato peso, abbiamo pensato che il piccolo, non avendo 2 anni, non ne avrebbe avuto bisogno, altrimenti l’avrebbero messa insieme alle altre 4 direttamente in cabina.
Alle 16.00 la nave è partita ed abbiamo subito approfittato per fare un giretto sui ponti piscine visto che il tempo era abbastanza buono, sole e caldo.
In serata abbiamo fatto la solita esercitazione di salvataggio senza problemi.
Secondo giorno – BarcellonaLa sosta era prevista dalle 13.00 alle 18.00, alle 13.00 si poteva già scendere dalla nave.
Primo problema: siamo nella fila per uscire, gli addetti ci dicono che anche il piccolo deve avere la card altrimenti non può uscire, noi gli diciamo che non ce l’avevano consegnata insieme alle altre, ci hanno risposto che dovevamo andare all’ufficio informazioni.
Usciti dalla fila, all’ufficio informazioni hanno tirato fuori una mazzetta di carte (probabilmente di altri bambini piccoli come il nostro) ed è bastato riferire il nome del piccolo per ottenere la sua carta (non sarebbe stato meglio per tutti averla messa insieme alle altre 4 in cabina?!?) per poi rimettersi in fila per uscire.
La stessa mattina era possibile acquistare il biglietto andata/ritorno per la navetta al costo di 5 euro che portava dalla nave alla piazza di Colombo e ritorno.
Noi, essendo in 4 (escludendo il piccolo che di solito non paga), abbiamo preferito il taxi che ci è costato 13 euro tra andata e ritorno, anche se tutto sommato si poteva fare anche a piedi (una mezz’oretta al massimo) ma era abbastanza caldo anche se nuvoloso, quindi abbiamo optato per il taxi.
Poi abbiamo passeggiato a piedi per La Rambla per poi prendere la metro fino alla Sagrada Familla e, dopo averla visitata, abbiamo preso un autobus che ci ha riportato alla piazza di partenza per poi tornare in taxi alla nave.
Terzo giorno – navigazioneDelle 4 jacuzzi, proprio oggi che tutti sono in nave, 2 le hanno chiuse per manutenzione (ma non potevano aspettare uno scalo almeno sulla nave c’era poca gente? Mah…)
Il tempo è nuvoloso e c’è abbastanza vento, comunque sul ponte delle piscine si sta abbastanza bene.
Siamo anche riusciti a vedere il GP di motociclismo su Eurosport e quello di Formula1 su un canale tedesco.
Quarto giorno – CasablancaAlle 7.00 la nave era già in porto, il tempo era nuvoloso e non troppo caldo, c’erano già circa 25 bus per tutti quelli che partivano per le escursioni. Noi abbiamo preferito rimanere in nave per godere delle piscine e per non correre rischi visto anche gli ultimi episodi di cronaca (altri croceristi ci hanno poi riferito di essere scesi per conto proprio, a piedi o in taxi, e non hanno avuto problemi di sorta).
Quinto giorno – AgadirAnche qui, appena scesi dalla nave, abbiamo preso un taxi per farci portare in una spiaggia. Il tassista ci ha chiesto la “modica” cifra di 60 euro (si sa che in questi luoghi i prezzi vanno trattati…) per portarci, a suo dire, in una spiaggia bella ma non troppo vicina.
Abbiamo optato per farci portare su una spiaggia vicina (circa 10 minuti di taxi) dove siamo arrivati verso le 13.30, poi ci siamo accordati con tassista per farci rivenire a prendere alle 16.00 per poi farci fare un giro della città, il tutto per 30 euro (forse avremmo potuto trattare ancora il prezzo, però ci è sembrata un prezzo equo, considerando che ci ha fatto fare un giro di un’ora della città facendoci vedere le cose principali, tra cui la Moschea).
La spiaggia era bella, faceva abbastanza caldo e l’acqua moooolto bella (tipo Sardegna per intendersi..)
Sesto giorno – Arrecife (isola di Lanzarote)Anche qui c’era la possibilità di prendere la navetta al costo di 5 euro fino al centro ed anche qui abbiamo optato per il taxi per un costo totale di 15 euro, abbiamo poi fatto una passeggiata al centro, poi siamo andati a piedi alla spiaggia del Reducto, anche questa molto bella.
Anche qui era nuvoloso ma caldo.
Settimo giorno – S., Cruz de Tenerife (isola di Tenerife)Anche qui era abbastanza caldo (comunque non oltre i 30 gradi) e soleggiato, all’uscita della nave c’era una navetta gratuita (organizzata non da Costa) che faceva circa 1 km di strada (probabilmente si faceva prima a piedi, se non fosse stato caldo, piuttosto che aspettare che la navetta si riempisse…), la navetta si fermava in un parcheggio, si doveva attraversarlo e si era su una strada principale. A questo punto abbiamo preso un autobus pubblico (che passava ogni 10 minuti e che costava 1 euro) che faceva capolinea alla spiaggia Las Teresitas. Da notare che la Costa vendeva tra le sue escursioni il transfer alla stessa spiaggia al costo di ben 22 euro (appena 20 in più, a testa, del prezzo pagato da noi…)
Il mare e la spiaggia sempre molto belli.
Ottavo giorno – Funchal (isola di Madeira)Qui abbiamo optato per un giro al centro (dalle informazioni che avevamo ci risultava che le spiagge non erano così belle), poi abbiamo preso la funicolare che porta al Monte perché pensavamo di scendere con i famosi “cestinos”. Però poi ci abbiamo ripensato visto il costo eccessivo (15 euro a persona, 25 euro per 2 persone), e visto che il tragitto sarebbe stato di circa 2 chilometri, dopodiché avremmo dovuto prendere qualche altro mezzo di trasporto per riscendere.
Nono giorno – NavigazioneInizialmente era nuvoloso, poi è uscito un bel sole e sulle piscine si stava bene.
Decimo giorno – MalagaAlle 8.00 eravamo già fuori dalla nave, era nuvoloso poi è uscito il sole ed era abbastanza caldo. Appena usciti dal porto a piedi, siamo arrivati su una via principale dove c’era alcune carrozze trainate da 2 cavalli che per 30 euro (da 1 a 4 persone, 30 euro comunque in totale e non a persona) facevano fare un giretto di 45 minuti (secondo loro, poi di fatto erano 30). Siamo saliti e ci ha fatto fare un giretto per il centro facendoci vedere le cose principali della città. Poi abbiamo preso un taxi che ci ha portato al Castello di Gibralfaro, abbastanza grande e da dove si gode un ottimo panorama, il prezzo del biglietto di ingresso è di appena 1,95 euro. Poi abbiamo ripreso il taxi che ci ha portato direttamente in porto.
Undicesimo giorno – NavigazioneSperavamo nell’ultima possibilità di prendere il sole, invece è stato sempre nuvoloso e molto ventilato.
Dodicesimo giorno – arrivo a SavonaLa nave era già in porto prima delle 8.00, lo sbarco è iniziato alle 9.00 per i primi, il nostro colore etichetta scendeva alle 10.10. Io sono comunque sceso alle 9 (visto che non fanno nessun controllo al momento della discesa sul colore dell’etichetta bagaglio, ovviamente però non avrei potuto ritirare subito i nostri bagagli perché li stavano ancora scaricando) per andare a prendere l’auto all’autonoleggio con l’amico Fabio e tornare a prendere il resto della compagnia ed i bagagli.
Considerazioni finali:Alcune volte abbiamo approfittato della pizzeria, è gratuita ed è aperta dalle 18.00 alle 19.30 e dalle 22.00 alle 01.00, le pizze sono piccole ma commestibili, ogni giorno si può scegliere tra 4 pizze diverse.
La cosa che più mi ha sorpreso negativamente è stata la cottura della pasta: l’80% delle volte era troppo dura (nonostante a noi piaccia al dente) sia al buffet che al ristorante, nelle altre crociere fatte non c’è mai stato questo problemino; comunque, in linea di massima, sia al ristorante che al buffet si mangia abbastanza bene.
La cosa che invece ha funzionato perfettamente (non ne ero così certo prima della partenza) è stato il Room Service: il piccolo è abituato a prendere il latte (che ci siamo portati e tenuto nel frigobar in cabina) alle 6.00 della mattina, sapevo che dovevo chiedere al Room Service lo scaldabiberon ma pensavo che avrei potuto tenerlo in cabina. Invece non è stato così per problemi di sicurezza, quindi alle 6.00 telefonavo al Room Service (o meglio, all’ufficio informazioni che lo sostituisce di notte), nel giro di un minuto arrivava un cameriere, prendeva il biberon di latte e me lo riportava nel giro di pochi minuti scaldato, veramente ottimo servizio!
Qualche sera abbiamo visto gli spettacoli al teatro, diciamo che non ci hanno entusiasmato ma sono stati gradevoli.
Per quanto riguarda la sosta nei vari scali, secondo me dovrebbero comunicare (magari semplicemente scrivendolo sul Today) qual è il ponte da dove si scende, poiché il primo giorno si è scesi dal ponte 5, lo scalo successivo tutti erano pronti su quel ponte invece si scendeva sul ponte 3, quindi appena si è saputo (perché qualcuno lo ha chiesto al personale) c’è stata un po’ di confusione.
Durante la crociera ho fatto anche una chiacchierata con un musicista in servizio per sapere il suo punto di vista, mi ha riferito che contrariamente ad una decina di anni fa (era imbarcato sempre su una nave Costa) dove venivano considerati al pari dei croceristi, ora (a suo avviso da quando è subentrata la Carnival) sono visti più come personale, nel senso che devono fare esercitazioni, se si dimenticano la targhetta con nome, nazionalità e mansione gli viene fatta una nota, dopo 3 volte vengono sbarcati e così via.
Comunque il suo stipendio si aggira sui 2.000 euro (a suo dire poco di più dei cabinisti filippini) ed hanno dei prezzi più bassi sulle consumazioni (il caffè lo pagano 0,20, le sigarette 0.80, e così via).
Un’altra cosa che non funziona troppo bene è il controllo dei fumatori, nel senso che sul Today c’era scritto quasi sempre che l’unico locale per fumatori era un locale vicino all’ingresso del teatro dove c’è anche un bar, mentre in diverse altre sale della nave è capitato più volte di vedere gente che fumava (addirittura personale Costa con tanto di targhetta che chiacchierava) nonostante i vari divieti bene in vista.