19 e 20 settembre – rotta verso casa
Oggi l’aria ha un sapore diverso: quello dei viaggi che stanno per finire. Dopo giorni intensi di scoperte, profumi, incontri, ci ritroviamo a bordo con la mente piena di immagini e sensazioni. È sempre così: quando la rotta punta verso casa, le emozioni si fanno più morbide. Si ripensa ai luoghi visti, ai sorrisi scambiati, a tutto quello che resterà e anche a quello che non si è fatto in tempo a fare. Forse è proprio questo il senso del viaggiare: sapere che ogni arrivo contiene già, in fondo, il desiderio di una nuova partenza.
Guardando indietro a queste giornate, sento un senso di completezza che va oltre le tappe segnate sulla cartina o le foto accumulate sul telefono. Ogni porto ha raccontato una storia diversa: Lisbona con le sue strade colme di luce e tram gialli, Cascais con il suo fascino rilassato e chic, Porto tra azulejos e vicoli vivaci, Tangeri con il bianco accecante della kasbah e i colori della medina, Barcellona con la sua energia e l’architettura che sembra danzare. Ogni città ci ha offerto un pezzo di mondo, un assaggio di cultura, di tradizioni e di atmosfere uniche. Il cibo, le passeggiate, le escursioni guidate e quelle improvvisate hanno intrecciato il viaggio con la quotidianità dei luoghi: mercati affollati, carretti di spezie, gattini curiosi e sorrisi che superano le barriere linguistiche. Tutto questo ha reso ogni giornata viva, autentica e indimenticabile.
La nave, il nostro spazio sospeso tra il mare e il cielo, ha reso possibile tutto questo: una combinazione di comodità, attività, momenti di svago e spazi per riflettere. Le giornate di navigazione ci hanno permesso di fermarci davvero, di lasciar sedimentare le emozioni, di assaporare il ritmo lento delle onde e il blu infinito dell’orizzonte. È in quei momenti che ci siamo sentiti davvero a casa, insieme. Questa crociera ci ha ricordato quanto sia prezioso il tempo condiviso in famiglia, la curiosità che spinge a esplorare e la capacità di fermarsi a osservare anche i dettagli più piccoli. Ci ha ricordato ancora una volta perché amiamo navigare: perché il mare non è mai soltanto un passaggio, ma un compagno di viaggio, un filo azzurro che unisce ricordi e desideri.
Celebrity Equinox si è rivelata, ancora una volta, una casa lontano da casa. Non è una nave sfarzosa né di ultimissima generazione, ma forse è proprio questo il suo punto di forza: ha un’anima accogliente, equilibrata, e rispecchia pienamente il nostro modo di intendere un viaggio in crociera.
A bordo c’è tutto ciò che serve: spazi ampi e ben distribuiti, zone tranquille per chi cerca relax e ambienti più vivaci per chi ama la compagnia. Non abbiamo mai avuto la sensazione di folla, né ci è mai capitato di dover fare file o di doverci affrettare per trovare posto.
Il servizio è stato impeccabile: attento, discreto e sempre sorridente. Si percepisce un ottimo equilibrio tra numero di ospiti e personale di bordo, e questo fa davvero la differenza. Quello che però ci ha colpiti di più è l’approccio umano: molti membri dell’equipaggio si sono presi il tempo di fare due chiacchiere, di chiedere da dove venivamo, di raccontarci qualcosa della loro vita. Sono questi piccoli gesti che trasformano una semplice vacanza in un’esperienza che resta nel cuore.
L’animazione è varia, mai invadente, calibrata per offrire sempre qualcosa da fare ma senza togliere spazio al silenzio e al mare.
Se proprio volessimo trovare qualche punto debole, direi che l’aria condizionata è impostata su temperature davvero troppo basse — in alcune aree siamo dovuti uscire perché era difficile restare a lungo — e che la ristorazione, pur buona, non sempre ha incontrato pienamente i nostri gusti. Abbiamo certamente mangiato bene, ma abbiamo avuto esperienze più soddisfacenti con altre compagnie.
Per il resto, nulla da eccepire: itinerario splendido, equilibrato tra giornate di navigazione e scali interessanti, con porti tutti diversi e ricchi di spunti. Una crociera che rifaremmo volentieri, e forse — chissà — la rifaremo davvero.
