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13/01/2012 -Naufragio Costa Concordia all'Isola del Giglio

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
L'episodio risale al 12 maggio 2004, otto anni fa e non l'anno scorso. La nave era la Mona Lisa e l'episodio avvenne a causa di una nebbia fittissima che calò improvvisamente in laguna, nonostante il periodo, e che al momento dell'entrata splendeva il sole; nebbia che calò appunto al "giro" di S.Elena e che non durò più di una ventina di minuti.

Da considerare che si trattava di una vecchia nave, tecnologicamente obsoleta. Ciò non toglie che un pericolo latente possa sempre esistere nel transito delle navi in Bacino.

Manuela, con calma, informati e facci sapere il nome della nave che è incorsa nell'episodio che tu sostieni sia avvenuto lo scorso anno.
 
Ultima modifica:
Se non conosci gli strumenti che sono su un ponte di comando ed il loro funzionamento meglio non fare certe affermazioni e dire certe cose.

io non li conosco, ma ci sono stato su un ponte di Comando (NOS) eravamo una ventina, un gruppo accompagnati dal Comandante un altro ufficiale ed una guardia della sicurezza, il mio gruppo accompagnato da due ufficiali ed una guardia, niente brindisi ma caffè e/o thè e pasticcini. Comunque le spie erano molte e gli ufficiali in servizio almeno 3.
Anzi ad uno di Palermo (dalla targhetta) gli h ofatto una domanda, mi ha risposto solo ciao, quando un altro ufficiale gli ha annuito ci ha illustrato un pò di cose.
 
Ho letto dal brogliaccio dei Carabinieri di ripetute richieste di rimorchiatori da parte del comandante. Sembrerebbe per stabilizzare la nave. Se così fosse, potrebbe essere la dimostrazione che subito si cercava di tenere a galla la nave ad ogni costo, e conseguentemente si aspettava ad ordinare l'evacuazione.

Qualcuno sa se l'utilizzo di rimorchiatori (come richiesto dal c.te) anche solo per tenerla in asse al fine di facilitare lo sbarco sarebbe stato tecnicamente possibile oppure no?
Grazie.
 
io non li conosco, ma ci sono stato su un ponte di Comando (NOS) eravamo una ventina, un gruppo accompagnati dal Comandante un altro ufficiale ed una guardia della sicurezza, il mio gruppo accompagnato da due ufficiali ed una guardia, niente brindisi ma caffè e/o thè e pasticcini. Comunque le spie erano molte e gli ufficiali in servizio almeno 3.
Anzi ad uno di Palermo (dalla targhetta) gli h ofatto una domanda, mi ha risposto solo ciao, quando un altro ufficiale gli ha annuito ci ha illustrato un pò di cose.

Ciao,
essere stati su un ponte di comando non significa poi conoscere gli strumenti
Secondo te, che senso avrebbe spegnere i sistemi di posizionamento della nave?
Chi afferma che questo sia stato fatto, non ha nemmeno una lontanissima idea a cosa essi servano.
 
Sono convinta anche io signor Cokj72 che è impensabile credere che ci fossero solo incompetenti tra il personale d'equipaggio della Concordia, e spero che presto gli atti eroici di molti di loro vengano divulgati e rappresentati come meritano!!!

Credo proprio che non faranno parlare nessuno che ha storie positive da raccontare, anzi gli roderà pure di avere due eroi nell'equipaggio..
Lo scopo è fare notizia screditando la compagnia ed i dipendenti..

Gentile ManuelaC,
a mio parere è un errore aver cancellato e poi ripubblicato la notizia dell'inchino sul blog, un passo falso nella complessiva e tutto sommato condivisibile strategia d'emergenza adottata dell'ufficio stampa della Compagnia che evita di banalizzare nei talkshow tv una tragedia così grande.

No, non sono d'accordo: la gente guarda porta a porta e non guarda le conferenze di Foschi..
Sono convinto che se ieri promettevi una campagna pubblicitaria a Rai Uno e mandavi delle persone serie, magari non su Concordia, a rispondere alle domande la cosa era ben diversa..

So che è una frase cruda parlare come ho parlato, ma è così.. loro ti rovinano per lo share, tu gli dai i soldi in nome di sue correttezza giornalistica..

La Costa ha costruito navi pensando al suo futuro, e nel futuro c'era l'espansione del numero di crocieristi..

Ieri tutti coloro che non sono mai saliti su una nave ed hanno visto porta a porta non saliranno mai su Costa, ed altri non ci saliranno perchè hanno dei parenti, genitori o altro, che hanno paura..

E questa gente non la recuperi con una conferenza stampa..

Un saluto
Manlio
 
Ho letto dal brogliaccio dei Carabinieri di ripetute richieste di rimorchiatori da parte del comandante. Sembrerebbe per stabilizzare la nave. Se così fosse, potrebbe essere la dimostrazione che subito si cercava di tenere a galla la nave ad ogni costo, e conseguentemente si aspettava ad ordinare l'evacuazione.

Qualcuno sa se l'utilizzo di rimorchiatori (come richiesto dal c.te) anche solo per tenerla in asse al fine di facilitare lo sbarco sarebbe stato tecnicamente possibile oppure no?
Grazie.

Impossibile tenere in asse la nave con i rimorchiatori o stabilizzarla.
Li ha chiamati sicuramente perche' non avendo la nave piu' propulsione propria aveva bisogna di un aiuto esterno per poter essere governata. Ipotizzo anche che se fosse riuscito a circoscrivere la falla e l'acqua entrata, ma sapendo di essere senza motori c' era il rischio di incaglio, quindi li avrebbe chiamati per far si cha la nave senza governo non finisse sugli scogli. Prendi pero' quest'ultima come una mia ipotesi perche' bisognerebbe sapere se li ha chiamati dopo l'urto o dopo essersi spiaggiato.
Comunque per quanto riguarda stabilizzare la nave non servono a niente.
 
Ultima modifica:
io non li conosco, ma ci sono stato su un ponte di Comando (NOS) eravamo una ventina, un gruppo accompagnati dal Comandante un altro ufficiale ed una guardia della sicurezza, il mio gruppo accompagnato da due ufficiali ed una guardia, niente brindisi ma caffè e/o thè e pasticcini. Comunque le spie erano molte e gli ufficiali in servizio almeno 3.
Anzi ad uno di Palermo (dalla targhetta) gli h ofatto una domanda, mi ha risposto solo ciao, quando un altro ufficiale gli ha annuito ci ha illustrato un pò di cose.

Ciao,
essere stati su un ponte di comando non significa poi conoscere gli strumenti
Secondo te, che senso avrebbe spegnere i sistemi di posizionamento della nave?
Chi afferma che questo sia stato fatto, non ha nemmeno una lontanissima idea a cosa essi servano.

Infatti non ho detto che io conosco il significato delle spie a bordo.
 
Impossibile tenere in asse la nave con i rimorchiatori o stabilizzarla.
Li ha chiamati sicuramente perche' non avendo la nave piu' propulsione propria aveva bisogna di un aiuto esterno per poter essere governata. Ipotizzo anche se fosse riuscito a circoscrivere la falla e l'acqua entrata, ma essendo senza motori c' era il rischio di incaglio li avrebbe chiamati per far si cha la nave senza governo finisse sugli scogli. Prendi pero' quest'ultima come una mia ipotesi perche bisognerebbe sapere se li ha chiamati dopo l'urto o dopo essersi spiaggiato.
Comunque per quanto riguarda stabilizzare la nave non servono a niente.

grazie.
vedendo la cronologia sembra che abbia chiesto il rimorchiatore per prima cosa, dopo l'impatto. Di certo c'è che lui sostiene anche di portato a termine la manovra finale.
 
Altro luogo comune, sul ponte di comando non si e' spento nulla dei sistemi di posizionamento.
nemmeno l' AIS e' stato spento dato che molti siti hanno pubblicato la rotta della nave presa da quest'ultimo
Se non conosci gli strumenti che sono su un ponte di comando ed il loro funzionamento meglio non fare certe affermazioni e dire certe cose.

P.S.
Mi potresti definire meglio quel plurale dell'infrangere la legge da parte delle navi a cosa ti rifersci ?

Ti ricordo poi che prima che venisse implementato l' AIS sulle navi e non molti anni fa, esse venivano identificate lo stesso, con un po' piu di fatica ma venivano identificate lo stesso. Non pensare che sia cosi facile nascondersi.

Letto in giro stamattina (se vero o meno, alzo le mani)... Che i capitani quando fanno "manovre" non consone tipo passaggi sotto distanza alla costa, spengono un congegno che permette di non essere tracciati durante la manovra...

Per quanto riguarda il chiarimento richiesto... Tutti erano a conoscenza di questi passaggi sottocosta, andava bene a tutti, nessuno muoveva un dito... Ora succede il patatrac, e tutti condannano tali passaggi... (nessuno parlava fino alla scorsa settimana, politici e compagnia bella)
 
1) Concordo perfettamente con i molti (sono tanti e non li cito) che nelle ultime pagine hanno riferito della esrema maleducazione di molti passeggeri (chiamrli "crocieristi" non mi sembra il caso...). Anche noi ne siamo stati testimoni più volte. L'aver aperto le porte delle crociere al "turismo di massa" ha ovviamente dei risvolti negativi.
2) Sono d'accordo con Copy e l'ho già scritto ieri: in questo momento Costa Crociere NON deve partecipare ad alcun talk show, perchè anche se ci mandi il più preparato tecnicamente, il conduttore ci mette due minuti a metterti in difficoltà, ti aiza contro il pubblico, ti piazza la domanda che ti fa ti balbettare, ti manda in confusione e tu sei perso.... Meglio affidarsi ai comunicati stampa e alle conferenze stampa. Vero è che qualche intervento ufficiale in più (al di fuori dei talk show) non guasterebbe.
3) Ovvio che Carnival che non intervenga, proprio per quanto già detto da altri. Nell'immaginario del pubblico e della clientela, Costa è una compegnia italiana e Carnival una compagna statunitense. Costa non ha nulla da guadagnare da un eventuale sostegno di Carnival e Carnival ha solo da perdere a sostenere Costa.
4) Costa ha certamente subito un danno economico enorme. Sono tuttavia convinto che grazie alle coperture assicurative (e il fatto di aver subito "scaricato" il C.te fa parte non solo di una strategia di marketing, ma torna utile anche ai fini assicurativi.....) possa reggere il colpo. Sono un AdV e posso assicurarvi che la temuta ondata di annullamenti per il momento non c'è stata.
 
1) Concordo perfettamente con i molti (sono tanti e non li cito) che nelle ultime pagine hanno riferito della esrema maleducazione di molti passeggeri (chiamrli "crocieristi" non mi sembra il caso...). Anche noi ne siamo stati testimoni più volte. L'aver aperto le porte delle crociere al "turismo di massa" ha ovviamente dei risvolti negativi.
2) Sono d'accordo con Copy e l'ho già scritto ieri: in questo momento Costa Crociere NON deve partecipare ad alcun talk show, perchè anche se ci mandi il più preparato tecnicamente, il conduttore ci mette due minuti a metterti in difficoltà, ti aiza contro il pubblico, ti piazza la domanda che ti fa ti balbettare, ti manda in confusione e tu sei perso.... Meglio affidarsi ai comunicati stampa e alle conferenze stampa. Vero è che qualche intervento ufficiale in più (al di fuori dei talk show) non guasterebbe.
3) Ovvio che Carnival che non intervenga, proprio per quanto già detto da altri. Nell'immaginario del pubblico e della clientela, Costa è una compegnia italiana e Carnival una compagna statunitense. Costa non ha nulla da guadagnare da un eventuale sostegno di Carnival e Carnival ha solo da perdere a sostenere Costa.
4) Costa ha certamente subito un danno economico enorme. Sono tuttavia convinto che grazie alle coperture assicurative (e il fatto di aver subito "scaricato" il C.te fa parte non solo di una strategia di marketing, ma torna utile anche ai fini assicurativi.....) possa reggere il colpo. Sono un AdV e posso assicurarvi che la temuta ondata di annullamenti per il momento non c'è stata.

Le tue considerazioni sono interessanti, grazie.

Un saluto.
 
Ho interpretato quello che Costa sta facendo (e che in parte condivido) a livello di comunicazione, l'assenza di Costa ai talkshow è la conferma di una linea chiara e precisa, che tiene conto del rischio calcolato di lasciar parlare persone a volte poco competenti in contesti pericolosi come le arene televisive che rischiano di banalizzare la gravità dell'evento e prestano il fianco a colpi mortali per l'azienda che ha la responsabilità di numerose altre navi nei mari di tutto il mondo, con personale e soprattutto ospiti che ripongono fiducia nel marchio Costa.
Nei talkshow (con le regole tv dell'interruzione pubblicitaria, del dindon che rompe le frasi, del contradditorio con l'altro) i concetti devono essere brevi, rischiano di essere incompleti, le parole che li esprimono devono essere calibrate una per una, sono ancora troppi i lati bui della vicenda e l'azienda rischia un boomerang se partecipa al dibattito in contesti del genere e senza le "forme di protezione" che hanno altri canali come la conferenza stampa e i comunicati inviati uno per uno ad ogni cliente.

Lo dicevo nel precedente intervento: "in Costa dovranno prima o poi fare i conti con un particolare non sottovalutabile: il pubblico che segue i rissosi programmi tv - che oggi speculano sulla disgrazia facendo poca informazione e molto chiacchericcio - è formato in gran parte da potenziali nuovi clienti".
 
visto che i media dicono tante inesattezze........volevo chiedere a voi del forum, se è vero che il carburante si deve riscaldare per poterlo recuperare.grazie
 
Politica comunicativa Costa: condivido quanto detto da Manlio, è bene che nessun dirigente Carnival rilasci dichiarazioni, si rischia l'allargamento del danno d' immagine a tutte le compagnie del gruppo. E secondo me Costa fa bene a non andare in TV: è vero che si espone alle critiche ed alla disinformazione, ma è anche vero che c'è un'inchiesta in corso e l'armatore è soggetto coinvolto. Le domande scontate del tipo "perchè tolleravate l'inchino?" "che tipo di comunicazione è intercorsa tra Schettino e voi durante il disastro?" etc etc possono mettere in gravi difficoltà e fornire elementi indiretti e controproducenti (per la compagnia) all'inchiesta.
Il danno economico e d'immagine c'è già. Inutile esporsi ulteriormente ora. Costa per fortuna non fallirà, le spalle di Carnival sono belle grosse e possono sostenere questo peso.
Questione dell'inchino e "navigazione turistica" in genere: andrò controcorrente, criticatemi, ma io la ritengo una cosa "nobile", sia per il significato recondito tra i marittimi, sia per ciò che rappresenta per i passeggeri. Ovviamente fatto in "TOTALE SICUREZZA", e non con rotte da pedalò. In un noto quotidiano on line, è presente una sezione denominata le "Fotodenunce dei lettori", dove in tante delle fotografie postate, ci sono semplicemente delle navi in normale navigazione, distanti diverse miglia dalla costa, o con abili "appiattimenti" frutto del talento artistico del fotografo. Ridicolo. E' la solita psicosi da esposizione mediatica. Non vorrei che nel mio prossimo passaggio allo stretto dei Dardanelli la gente cominciasse ad urlare ed a buttarsi in mare. Distinguiamo i passaggi effettivamente pericolosi e solo dopo li condanniamo.
In sintesi: NO all'inchino in rotta di collisione coi pedalò, SI all'inchino in TOTALE e PIENA sicurezza. Non generalizziamo. Questa la mia opinione.
De Falco: concordo con quanto detto da altri utenti, anche per me non è un eroe, è un ufficiale che ha fatto splendidamente il suo dovere. E lo ringrazio per questo.
Ma mi chiedo il perchè di questa "santificazione". A mio parere, semplicemente perchè tutti noi ci siamo identificati in lui, perchè De Falco ha detto a Schettino esattamente quello che la gran parte di noi avrebbe detto ad un comandante che per codardia o per altro ha abbandonato la SUA NAVE, il SUO equipaggio, i SUOI passeggeri. E lo ha detto con gli stessi toni perentori che avremmo utilizzato noi. Ha liberato, manifestato e sfogato la sua rabbia, indirettamente liberando anche la nostra, una rabbia accumulata assistendo ad una tragedia che non sarebbe dovuta accadere, in cui Schettino nè è stato il primo responsabile.
ManuelaC: hai scritto cose condivisibili. Sono daccordo, il dramma dei passeggeri che hanno vissuto questa esperienza non deve passare in secondo piano.
Ma non possiamo dimenticare la dignità e l'abnegazioni di chi ha permesso che gli stessi passeggeri raccontassero le loro storie, di chi ha permesso che oltre 4.000 anime si salvassero. La disinformazione non deve calpestare tale dignità, come tale dignità non può essere calpestata da qualche passeggero che, pur avendo vissuto tale dramma, piuttosto che dare valore alla salvezza della propria vita e a chi ha permesso questo, ha preferito rammaricarsi per la pelliccia di visone lasciata in cabina.
Delle donne del comandante, non parlo nemmeno, personalmente lo ritengo poco proficuo ed interessante.
Preferisco gioire per le oltre 4.000 persone ancora in vita, ed un pensiero ai morti ed ai dispersi, è per loro che il naufragio della Concordia verrà ricordato come un'immane tragedia.

Un saluto

P.s. ringrazio Adriatic, Uno, Rodolfo, Gen. per i vari chiarimenti tecnici che mi hanno permesso una migliore comprensione della vicenda
 
Ultima modifica:
Ed ora su Repubblica c'è l'ntervista di un'ex dipendente Costa in cui sp.....a i suoi ex colleghi dicendo che non le esercitazioni erano prese sottogamba, che non vi partecipavano, che il personale era impreparato e che con tutto il personale straniero a bordo era palese che ci fosse un problema di comprensione in italiano. Peccato che dal suo accento si capisca che anche lei non è italiana.... Per MonicaC. Le interviste dei superstiti trasmesse rappresentano solo una piccola percentuale di quelle raccolte e sono state accuratamente filtrate. Solo quelle che piacevano sono state rese pubbliche... ed i superstiti che partecipano ai vari talk show e trasmissioni televisive sono un numero ancora minore. Credi veramente che rappresentino i pensieri dei 3200 passeggeri a bordo?! Se leggi una cinquantina di pagine indietro ho riportato a grandi linee l'esperienza di una persona a me cara che quella notte tragica era lì: lui mi assicura che la realtà dei superstiti era un po' diversa da quella che è stata lasciata trapelare dalle varie notizie!
 
Si Mimmo, con quelle temperature del mare diventa piú solido, per tirarlo fuori bisogna riscaldarlo per farlo diventare piú liquido.
Prova in montagna a lasciare una macchina a meno 15 gradi con il diesel per una settimana.

Un saluto.
 
visto che i media dicono tante inesattezze........volevo chiedere a voi del forum, se è vero che il carburante si deve riscaldare per poterlo recuperare.grazie

Sì Mimmo. Si tratta di un sottoprodotto della raffinazione del petrolio, dall'aspetto denso e ricco di impurità; infatti si chiama olio combustibile, in commercio conosciuto come IFO180, tanto per dire, come la "vecchia nafta" che veniva usata per il riscaldamento, prima di metano e gasolio.

Anche a bordo questo combustibile viene riscaldato, centrifugato e filtrato prima di essere immesso nelle camere di scoppio.

Tra le altre cose in questi giorni questo combustibile è stato chiamato impropriamente dai media come gasolio, kerosene, anche qui senza saperne nulla (mancava solo che fosse benzina).
 
Felix ti quoto, e ti chiedo, solo com la prima discesa dell´azioni fatta da Carnival, ( se tecnicamente é possibile ) Arison giá si é pagato i primi 95 milioni di danni di cui parla Foschi.
La Costa va vanti o no ? Il grande problema da vedere cosa deciderá la CCL, questa é la mia paura, sono Americani e pensano secondo il comportamento del mercato, non hanno nessun scrupolo.
Sono d´accordo tra assicurazioni che pagheranno perche la CCL é un mostro, il 52 % del movimento crocieristico é nelle sue mani, non ripercuoterá piú di tanto.
Spero anche che questo colpo non venga inflitto anche alla nostra Cantieristica.

Un saluto.
 
Stato
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