“Solo chi viaggia e conosce terre lontane sa capire lo spirito e la mente di ciascuno. Costui è un vero saggio”
(Antico detto vichingo tratto dalla raccolta Hàvamàl – circa 800 dopo Cristo)
(La danza delle balene a Ilulissat - per gentile concessione del comandante Michele De Gregorio)
(Il ghiacciaio Sermeq Kujalleq di Ilulissat-patrimonio dell'umanità protetto dall'Unesco)
Balene e delfini, foche e salmoni, iceberg e cascate, ghiacciai eterni e geyser improvvisi. E ancora: leggende dei vichinghi e sofferenze degli inuit (non chiamateli eschimesi), antiche storie di amore e di morte. Un viaggio ai confini del mondo che, inevitabilmente, è stato anche una discesa dentro se stessi, nei lunghi giorni di traversata con la nave circondata dal mare, ovunque, a perdita d’occhio. Con la natura maestosa e incontaminata che dona serenità e mette l’uomo di fronte alla sua piccolezza. Se vi piacciono il profondo Nord e i panorami più spettacolari e selvaggi, se non avete paura di battere i denti per il freddo ad agosto, questa è la crociera per voi.
Una sola data in calendario con Costa Luminosa, per noi un amore a prima vista: prenotazione a febbraio 2009, praticamente appena uscito il nuovo catalogo. Poi la lunga attesa, interrotta solo dalla “scappatella” di maggio 2010 per conoscere la Oasis of the Seas. Un amore a prima vista, ma difeso con i denti, perché una serie di traversie familiari ha messo a rischio il viaggio fino all’ultimo. Con un senso di liberazione abbiamo quindi chiuso le valigie a fine luglio, decidendo di trascorrere anche qualche giorno ad Amsterdam prima della partenza, per metterci al riparo da eventuali problemi con i bagagli. Eravamo stati di recente nella città olandese ma ne abbiamo approfittato per approfondire alcune visite e in particolare per vedere l’interno dell’appena restaurato Palazzo Reale (una meraviglia, la facciata resta però ancora ingabbiata). Per il soggiorno abbiamo scelto l’ottimo hotel Barbizon, della catena spagnola NH, a due passi dal Damrak, il viale principale. Di rigore una capatina con i ragazzi di sera all’Hardrock Cafè per magliette e fiumi di birra vicino alla piazzetta Leidseplein, uno dei centri della “movida” locale.
Domenica primo agosto in taxi arriviamo al porto, lasciamo i bagagli al terminal e, grazie al numero 1 che riceviamo (in quanto socio Gold), in 8 minuti di orologio siamo già a bordo dopo le foto di rito. Un buon inizio e soprattutto veloce e senza code! Abbiamo una esterna con balcone io e mia moglie, un’altra cabina i nostri figli di 14 e 16 anni, grazie al conveniente piano famiglia della Costa. Ecco il resoconto del lungo viaggio e qualche immagine, dando naturalmente più spazio alle inedite tappe in Groenlandia (la compagnia mancava in quel paese dal 1988, ultimo scalo della Eugenio Costa).
I SALMONI DI BERGEN
Un piccolo antipasto è la visita in questa città norvegese che avevamo già conosciuto durante la crociera dei fiordi (vedi il relativo diario). Per questo non abbiamo scelto escursioni organizzate e a piedi agevolmente raggiungiamo la zona del porto col quartiere di Bryggen e le sue casette colorate (patrimonio Unesco) dove la Lega Anseatica gestiva il mercato dello stoccafisso. Lì nei pressi visitiamo la spettacolare sala di Hakon (secolo XIII) mentre purtroppo è in restauro la Chiesa di Santa Maria (XI secolo). Ci dedichiamo infine allo shopping e al mercato del pesce, dove ritroviamo un gruppo di italiani dietro uno dei banconi: acquistiamo il salmone selvatico di fiume che viene confezionato sotto vuoto e resisterà fino all’arrivo nel frigobar delle cabine…Veramente superlativo. Nelle vasche ci sono anche aragoste e pesci del Nord mai visti nel Mediterraneo, accanto a bancarelle di frutti di bosco giganteschi. Un variopinto mondo che merita una visita.
AKUREYRI
Il paese del fuoco e del ghiaccio, l’Islanda, ci accoglie con una splendida giornata di sole e una natura abbagliante. L’escursione è “Alla scoperta delle bellezze del Nord” (8 ore pranzo incluso), la più lunga e completa tra quelle proposte. Il piatto forte sono le Godafoss, le "Cascate degli Dei", un'eccezionale mezzaluna di cascate che trae il suo nome da un episodio storico. Thorgeir, capoclan dell'antico parlamento islandese, gettò in acqua tutte le statue degli antichi dei scandinavi dichiarando pubblicamente che l'Islanda, a partire dall'anno 1000, sarebbe stata una nazione cristiana. Si passa poi dal lago Mývatn, dove in primavera vengono a riprodursi anatre di numerose specie. La zona intorno al lago è eccezionalmente interessante dal punto di vista geologico. Si osservano gli pseudocrateri a Skútustadir per poi proseguire a Dimmuborgir, un incredibile paesaggio lavico caratterizzato da caratteristiche formazioni, colonne, archi, ecc. Un altro punto saliente è lo straordinario campo geotermico nei pressi della montagna di Námafjall con le sue polle di fango, gli sbuffi di vapore, i depositi sulfurei e le fumarole.
Il pranzo, veloce e soddisfacente: crema di funghi, salmone e dolce con panna e frutti di bosco. Il cielo è rimasto limpido, la temperatura è salita a 15 gradi dagli 8 della mattina. Ovunque, durante il giro in bus, panorami mozzafiato, ruscelli accanto al nastro dell’asfalto che in molti punti è l’unico segno della presenza dell’uomo. A destra e a sinistra chilometri di prati incontaminati, sullo sfondo montagne altissime, vulcani e ghiacciai…Nei negozi vendono l’aria pura d’Islanda chiusa in lattina.
(Antico detto vichingo tratto dalla raccolta Hàvamàl – circa 800 dopo Cristo)

(La danza delle balene a Ilulissat - per gentile concessione del comandante Michele De Gregorio)

(Il ghiacciaio Sermeq Kujalleq di Ilulissat-patrimonio dell'umanità protetto dall'Unesco)
Balene e delfini, foche e salmoni, iceberg e cascate, ghiacciai eterni e geyser improvvisi. E ancora: leggende dei vichinghi e sofferenze degli inuit (non chiamateli eschimesi), antiche storie di amore e di morte. Un viaggio ai confini del mondo che, inevitabilmente, è stato anche una discesa dentro se stessi, nei lunghi giorni di traversata con la nave circondata dal mare, ovunque, a perdita d’occhio. Con la natura maestosa e incontaminata che dona serenità e mette l’uomo di fronte alla sua piccolezza. Se vi piacciono il profondo Nord e i panorami più spettacolari e selvaggi, se non avete paura di battere i denti per il freddo ad agosto, questa è la crociera per voi.
Una sola data in calendario con Costa Luminosa, per noi un amore a prima vista: prenotazione a febbraio 2009, praticamente appena uscito il nuovo catalogo. Poi la lunga attesa, interrotta solo dalla “scappatella” di maggio 2010 per conoscere la Oasis of the Seas. Un amore a prima vista, ma difeso con i denti, perché una serie di traversie familiari ha messo a rischio il viaggio fino all’ultimo. Con un senso di liberazione abbiamo quindi chiuso le valigie a fine luglio, decidendo di trascorrere anche qualche giorno ad Amsterdam prima della partenza, per metterci al riparo da eventuali problemi con i bagagli. Eravamo stati di recente nella città olandese ma ne abbiamo approfittato per approfondire alcune visite e in particolare per vedere l’interno dell’appena restaurato Palazzo Reale (una meraviglia, la facciata resta però ancora ingabbiata). Per il soggiorno abbiamo scelto l’ottimo hotel Barbizon, della catena spagnola NH, a due passi dal Damrak, il viale principale. Di rigore una capatina con i ragazzi di sera all’Hardrock Cafè per magliette e fiumi di birra vicino alla piazzetta Leidseplein, uno dei centri della “movida” locale.
Domenica primo agosto in taxi arriviamo al porto, lasciamo i bagagli al terminal e, grazie al numero 1 che riceviamo (in quanto socio Gold), in 8 minuti di orologio siamo già a bordo dopo le foto di rito. Un buon inizio e soprattutto veloce e senza code! Abbiamo una esterna con balcone io e mia moglie, un’altra cabina i nostri figli di 14 e 16 anni, grazie al conveniente piano famiglia della Costa. Ecco il resoconto del lungo viaggio e qualche immagine, dando naturalmente più spazio alle inedite tappe in Groenlandia (la compagnia mancava in quel paese dal 1988, ultimo scalo della Eugenio Costa).
I SALMONI DI BERGEN
Un piccolo antipasto è la visita in questa città norvegese che avevamo già conosciuto durante la crociera dei fiordi (vedi il relativo diario). Per questo non abbiamo scelto escursioni organizzate e a piedi agevolmente raggiungiamo la zona del porto col quartiere di Bryggen e le sue casette colorate (patrimonio Unesco) dove la Lega Anseatica gestiva il mercato dello stoccafisso. Lì nei pressi visitiamo la spettacolare sala di Hakon (secolo XIII) mentre purtroppo è in restauro la Chiesa di Santa Maria (XI secolo). Ci dedichiamo infine allo shopping e al mercato del pesce, dove ritroviamo un gruppo di italiani dietro uno dei banconi: acquistiamo il salmone selvatico di fiume che viene confezionato sotto vuoto e resisterà fino all’arrivo nel frigobar delle cabine…Veramente superlativo. Nelle vasche ci sono anche aragoste e pesci del Nord mai visti nel Mediterraneo, accanto a bancarelle di frutti di bosco giganteschi. Un variopinto mondo che merita una visita.
AKUREYRI
Il paese del fuoco e del ghiaccio, l’Islanda, ci accoglie con una splendida giornata di sole e una natura abbagliante. L’escursione è “Alla scoperta delle bellezze del Nord” (8 ore pranzo incluso), la più lunga e completa tra quelle proposte. Il piatto forte sono le Godafoss, le "Cascate degli Dei", un'eccezionale mezzaluna di cascate che trae il suo nome da un episodio storico. Thorgeir, capoclan dell'antico parlamento islandese, gettò in acqua tutte le statue degli antichi dei scandinavi dichiarando pubblicamente che l'Islanda, a partire dall'anno 1000, sarebbe stata una nazione cristiana. Si passa poi dal lago Mývatn, dove in primavera vengono a riprodursi anatre di numerose specie. La zona intorno al lago è eccezionalmente interessante dal punto di vista geologico. Si osservano gli pseudocrateri a Skútustadir per poi proseguire a Dimmuborgir, un incredibile paesaggio lavico caratterizzato da caratteristiche formazioni, colonne, archi, ecc. Un altro punto saliente è lo straordinario campo geotermico nei pressi della montagna di Námafjall con le sue polle di fango, gli sbuffi di vapore, i depositi sulfurei e le fumarole.
Il pranzo, veloce e soddisfacente: crema di funghi, salmone e dolce con panna e frutti di bosco. Il cielo è rimasto limpido, la temperatura è salita a 15 gradi dagli 8 della mattina. Ovunque, durante il giro in bus, panorami mozzafiato, ruscelli accanto al nastro dell’asfalto che in molti punti è l’unico segno della presenza dell’uomo. A destra e a sinistra chilometri di prati incontaminati, sullo sfondo montagne altissime, vulcani e ghiacciai…Nei negozi vendono l’aria pura d’Islanda chiusa in lattina.
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